-
.ANNO 22, MESE 3, GIORNO 15, POST 1 ~ alba 15r50
Elanor scrutava nervosamente la distesa di ghiaccio all'orizzonte. La donna conosceva Iris da prima che diventasse imperatrice e per altrettanto tempo era stata la sua guardia del corpo. Sebbene il loro rapporto avesse avuto alti e bassi nel corso del tempo, non le piaceva l'idea di averla lasciata indietro. Nemmeno l'idea che non poteva fare altrimenti, dato che l'Imperatrice stessa le aveva espressamente ordinato di andarsene riusciva a placare la sensazione che, senza di lei, qualcosa di irrimediabile sarebbe accaduto alla sovrana. Certo, aveva mandato il colonnello Shi-Zhong ad assicurarsi che stesse bene, ma l'uomo era vecchio e ciò cui l'Imperatrice si apprestava era prossimo a un suicidio. Avrebbe dovuto insistere, se lo sentiva...
"Comandante, siamo pronti a partire" annunciò uno dei marinai, distraendo la donna dalle proprie preoccupazioni. Ancora nessuna notizia era giunta dall'Imperatrice ed ormai erano passate ore da quando l'avevano lasciata. Non era da lei non dare notizie al termine di una situazione critica. Elanor esitò. Aveva degli ordini ben precisi: doveva portare l'Avatar nell'Arcipelago del Fuoco ed assicurarsi che facesse il suo dovere. Se l'Imperatrice li aveva lasciati era suo dovere portare a termine almeno quell'ultimo ordine prima di pensare alle conseguenze della sua eventuale dipartita. "Leviamo le ancore. Basterà questa nave, che gli altri rimangano..." iniziò la donna, interrompendosi nel notare che il soldato che aveva di fronte non sembrava ascoltare il suo ordine. Qualcosa sembrava aver catturato la sua attenzione. Elanor seguì lo sguardo del ragazzo e capì. Qualcuno stava arrivando.
Con un misto di preoccupazione ed eccitazione la donna puntò il suo cannocchiale verso la sagoma che avanzava nel deserto di ghiaccio e, con disappunto, realizzò che non era dell'Imperatrice che si trattava. Shi-Zhong. Solo. Non prometteva niente di buono. "Attendiamo il colonnello." si corresse Elanor, sentendo la mancanza della sua maschera con le fattezze di falco. Ora si sentiva esposta e temeva che la sua preoccupazione potesse trasparire, diffondendo il dubbio tra i suoi sottoposti.
. -
.[EXP YASUKE (#00FB00): n°exp(00r00)][Denaro:0 Depositato: 0 monete NdF. Abbigliamento: tunica rossa e lunga][EV:400, Armatura:/]
Stats PG:
Atk D.: 650
Def D.: 650
Vel: 300
Mosse caratteristiche-di scuola:
- Palla di fuoco C
scaglia contro l'avversario una piccola palla di fuoco
Attacco: 10 / Difesa: 0 / Velocità: 20
ANNO 22, MESE 3, GIORNO 15, POST 1 - alba 22r50
Il sole stava per sorgere e le prime luci dell'alba cominciavano ad illuminare pian piano quell'enorme distesa di ghiaccio che sembrava essere infinita. Il volto di Yasuke, rigido per il freddo, si schiariva all'innalzarsi del sole. Era la sua prima vera missione come soldato della Nazione del Fuoco ed era determinatissimo a svolgere ogni singolo compito che gli sarebbe stato affidato con la massima attenzione. Anche se, essendo soltanto una recluta, riceveva ordini piuttosto elementari, Yasuke adorava, specie nei momenti di sosta, sognare ad occhi aperti un futuro pieno di responsabilità e pericoli e una carriera piena di successi. Nonostante fosse un tipo piuttosto pragmatico non riusciva ad impedire a sé stesso tali visioni. Era stato cresciuto col mito di suo nonno, generale infallibile dell'esercito della Nazione del Fuoco, e Yasuke era pronto a ricalcarne i passi. Era ancora piuttosto giovane quando fu scelto per la missione ma sia le sue abilità strategiche e la sua freddezza sia la delicata situazione che aveva vissuto il Palazzo Reale negli ultimi anni che necessitavano adesso di gente leale alla famiglia imperiale, convinsero i comandanti a velocizzare i tempi per la reclutamento e mandare Yasuke a svolgere le sue prime missioni. Ad onor del vero, a Yasuke era piuttosto indifferente il motivo della missione; sapeva perché era lì, aveva appreso le notizie degli spiriti e le difficoltà riscontrate dalla Tribù dell'Acqua del Sud ma tutta quella storia non gli interessava; quel che invece lo entusiasmava era la presenza di personalità piuttosto importanti e influenti della Nazione del Fuoco, tra cui appunto l'Imperatrice Iris. Era per lui un occasione per farsi notare così da poter ricevere magari delle promozioni e smetterla finalmente di occuparsi delle mansioni banali destinate alle reclute, mansioni che Yasuke disprezzava.
Attendeva, come tutti nella nave, l'arrivo di Shi- Zhong, un colonnello che godeva di buona fama nella Nazione del Fuoco. Yasuke, così come tutti gli altri soldati, lo aspettava trepidamente in attesa delle sue notizie sulla situazione e delle condizioni dell'Imperattrice Iris.
Edited by YAMI NO HIKARI - 23/2/2022, 20:40. -
.
ANNO 22, MESE 3, GIORNO 15, POST 1 ~ alba 25r80 +130
"Dov'è Sua Altezza?" si informò Elanor con un insolito senso di urgenza nella voce, prima ancora che l'ufficiale raggiungesse le navi. Shi-Zhong fece arrestare il cane-orso accanto alla passerella. "Ha detto di avere altro da fare. Presumo la nostra missione comprendesse altro di cui non sono stato informato." rispose l'uomo, rivolgendo un'occhiata sospettosa in direzione della donna certo che, se qualcuno sapeva cosa passasse per la mente dell'Imperatrice, quella doveva per forza essere la sua guardia del corpo. Elanor, tuttavia, ne fu altrettanto sorpresa ed il suo naturale sospetto verso chiunque non fosse lei stessa la portò a chiedersi se Shi-Zhong avesse effettivamente fatto ciò che gli aveva chiesto.
"I dominatori dell'acqua?" chiese ancora la donna. "Oh, di quelli non dobbiamo più preoccuparci: Sua Altezza mi ha chiesto di dare una ripulita, ma come sempre aveva già fatto un lavoro eccellente da sola" scherzò, mostrando il sigillo imperiale "Presumo dalle vostre domande che Sua Altezza l'Imperatrice non vi abbia ancora contattati... portate il nostro prigioniero al sicuro, io rimarrò qui con l'esercito: l'ordine è di attaccare i villaggi sulla costa se non avremo sue notizie entro domani" riferì il colonnello.
Elanor avrebbe voluto protestare: l'Imperatrice, da sola, su un blocco di ghiaccio e circondata da dominatori dell'acqua era una seria minaccia alla sicurezza di tutto l'Impero. Soprattutto considerando che quella donna era fin troppo sicura di sé e prima o poi si sarebbe cacciata in qualche situazione al di sopra delle proprie capacità. D'altra parte sapeva che molto probabilmente il colonnello non aveva avuto alcuna possibilità di replicare. "Non mi piace per niente" commentò severa, ma sapeva anche che non c'era niente che potesse fare per cambiare quella situazione. "Partirò con il prigioniero, ma tenetemi aggiornata. Informatemi immediatamente appena Sua Altezza si farà viva." grugnì, mentre per la sua mente passavano gli scenari peggiori.
Shi-Zhong annuì brevemente, poi spronò l'animale che cavalcava in direzione delle altre navi: "soldato, informa i tuoi superiori che da questo momento prendo il comando dell'esercito. Voglio tutti gli ufficiali di flotta a rapporto nella cabina del comandante" ordinò al primo soldato che incontrò sulla propria strada. Scese dal dorso del grosso cane-orso polare con cui era giunto fin lì, poi consegnò le redini ad un altro soldato: "Portalo assieme agli altri animali" ordinò, per poi dirigersi al luogo dell'incontro.SPOILER (clicca per visualizzare)solo un appunto sui gradi: Iris è imperatrice e Shi-Zhong è colonnello
PS: le tue righe sono 22, non 17. Non cambia niente, ma per essere puntigliosi.... -
+2 .[EXP YASUKE (#00FB00): n°exp(22r50)][Denaro:0 Depositato: 0 monete NdF. Abbigliamento: tunica rossa e lunga][EV:400, Armatura:/]
Stats PG:
Atk D.: 650
Def D.: 650
Vel: 300
Mosse caratteristiche-di scuola:
- Palla di fuoco C
scaglia contro l'avversario una piccola palla di fuoco
Attacco: 10 / Difesa: 0 / Velocità: 20
ANNO 22, MESE 3 ,GIORNO 15, POST 1 - alba 27r80
Yasuke stava osservando da lontano l'incontro tra Elanor e il colonnello Shi-Zong cercando di interpretare dalle loro espressioni quantomeno di cosa stavano parlando. Non fece in tempo ad avvicinarsi per ascoltare la conversazione che fu raggiunto da un soldato che stava correndo verso la sua direzione, probabilmente diretto alle cabine di comando.
Yasuke lo fermò, aveva bisogno di sapere cosa avessero in mente i suoi superiori:"Che sta succedendo?" chiese curioso.
"Ho l'ordine di convocare gli ufficiali nella cabina del comandante, probabilmente ci prepareremo per la battaglia" rispose il soldato correndo via.
Yasuke si fermò a pensare: un'eventuale battaglia non gli sarebbe sicuramente dispiaciuta, sarebbe stata la sua prima come soldato della Nazione del Fuoco e non vedeva l'ora di dimostrare a tutti il suo valore sul campo di battaglia; eppure quella non gli sembrava l'opzione migliore, sapeva di poter escogitare di meglio.
Osservò attentamente il viso visibilmente preoccupato di Elanor; era la prima volta da quando si era arruolato che la vedeva in quello stato e questo lo portò a pensare due cose: o era successo qualcosa all'Imperatrice o non se ne avevano più notizie. Non poteva sapere cosa si fossero detti con Shi-Zhong ma di certo non potevano essere buone notizie.
"A volte il fardello dell'angoscia di non sapere è più pesante del dolore di una perdita" pensò ironicamente Yasuke e si avviò, ormai convinto della sua strategia, verso Elanor.
"Buongiorno, perdoni il disturbo..." disse Yasuke facendo un piccolo inchino e parlando con la massima garbatezza possibile "Non si hanno notizie dell'Imperatrice, vero? Se è così mi stia ad ascoltare." continuò cercando di conquistare l'interesse della sua interlocutrice. "Potrei mettermi alla ricerca dell'Imperatrice prima dello scoppio della battaglia o potrei tenerla d'occhio da lontano, giusto per assicurarmi che sia al sicuro. Potrei portare un falco con me ed aggiornarla continuamente. Non deve ufficializzare la missione, nessuno ne saprà mai nulla se mi lascerà partire e lei non disobbedirebbe agli ordini dell'Imperatrice, credo questo sia l'unico modo per conoscere le sue reali condizioni" concluse tutto d'un fiato.
Yasuke non era soddisfatto pienamente di come aveva esposto il suo piano e non sapeva se era stato abbastanza convincente; in ogni caso l'alternativa di scendere sul campo di battaglia rimaneva valida. Di certo avrebbe preferito partire, sarebbe stata la sua prima vera missione personale e avrebbe avuto finalmente maggiori libertà d'azione e più responsabilità, era il modo migliore in quel momento per farsi notare. Adesso non poteva far altro che attendere ansiosamente la risposta di Elanor.. -
+1 .
ANNO 22, MESE 3, GIORNO 15, POST 3 ~ alba 3r20 +150
Elanor rivolse un'occhiata perplessa al soldato che si era appena avvicinato. Sembrava poco più che un ragazzo, capelli castani, acconciatura tradizionale della Nazione del Fuoco, cosa non insolita tra i membri dell'esercito imperiale. Probabilmente a sua volta figlio di qualche ufficiale e di nobile discendenza, non si sarebbe altrimenti spiegato il modo in cui le si era avvicinato, come se tutto il resto del mondo dovesse essere interessato alla sua storia e a ciò che aveva da proporre. Probabilmente era anche ambizioso, il che poteva talvolta rivelarsi una risorsa, altre un'inutile seccatura. Ad ogni modo era facile distinguere tra le due.
Con un agile movimento Elanor afferrò il pugnale che teneva nascosto in una fondina sotto al braccio ed approfittò della distanza ravvicinata per cercare di piantarlo nel braccio sinistro del giovane: non voleva essere un attacco letale, né aveva intenzione di rendergli impossibile compiere il proprio lavoro, ma se il ragazzo voleva una vera missione quello era il minimo a cui doveva essere pronto, circondato da dominatori dell'acqua potenzialmente ostili. Gli anni passati ad addestrare la guardia personale dell'Imperatrice avevano insegnato ad Elanor che quello era un buon modo, seppure un po' brutale, per verificare di che pasta erano fatte le nuove reclute, anche se probabilmente non tutti avrebbero concordato.
(A.Atk *attacco fulmineo - controllo dell'attacco B* atk=1250+20-600=670 vel=***)SPOILER (clicca per visualizzare)ricordati che a formula si risponde per forza con una formula. La parte sulle mosse con valori *** la trovi in fondo a "come combattere" nella sezione del regolamento.
. -
+2 .[EXP YASUKE (#00FB00): n°exp(22r50)][Denaro:0 Depositato: 0 monete NdF. Abbigliamento: tunica rossa e lunga][EV:400, Armatura:/]
Stats PG:
Atk D.: 650
Def D.: 650
Vel: 300
Mosse caratteristiche-di scuola:
- Palla di fuoco B
scaglia contro l'avversario una palla di fuoco
Attacco: 20 / Difesa: 0 / Velocità: 20
ANNO 22, MESE 3, GIORNO 15, POST 2 - 49r130 + 100xp
Ev: 400- 670 = - 270
Le speranze di Yasuke vennero troncate sul nascere. Il corpo si stava intorpidendo lentamente, specialmente l'area interessata alla ferita che stava cominciando a sanguinare. Avvertì un brivido lungo la schiena espandersi rapidamente alle spalle e al collo che lo fece sudare freddo.
"Com'è possibile?" pensò in un sentimento misto tra la paura e lo stupore.
Era appena stato pugnalato e non aveva neanche avuto il tempo di accorgersene. Non aveva mai considerato Elanor una combattete dotata di tanta potenza ma del resto, per essere la personale guardia del corpo dell'Imperatrice Iris, non poteva di certo essere una qualunque.
Yasuke era in completo stato di shock, non solo per come era rimasto ferito ma anche perché non si sarebbe mai aspettato una reazione del genere alla sua richiesta. Che fosse risultato eccessivamente spavaldo? Aveva forse peccato di umiltà? Ognuna di queste risposte non sembravano giustificare il danno subito.
Impallidì e si sentì inerme di fronte a quell'incredibile combattente. Non riuscì a proferire parola, solo dei strani mugugni che lo imbarazzavano e che temeva lo rendessero un'idiota.
Strinse con la sua mano destra la ferita e provò a ricomporsi: aveva fatto una richiesta estremamente insolita e aveva ricevuto una reazione altrettanto tale ma se davvero ambiva a raggiungere certi risultati non poteva fermarsi alla prima difficoltà.
Al terrore iniziale era sopraggiunta la frustrazione: aveva fatto una pessima figura e probabilmente una recluta come lui non avrebbe mai dovuto osare di parlare in quel modo direttamente a Elanor; tuttavia decise di reagire in qualche modo: non importava che Elanor fosse una straordinaria guerriera e che aveva appena dato prova della differenza di livello tra i due, Yasuke doveva farsi rispettare.
Gli ribollì il sangue nelle vene ma non poteva essere avventato come lo era stato prima, decise di organizzare mentalmente cosa aveva intenzione di dire. Si strinse la ferita e verificò, scuotendolo, che il braccio non aveva subito danni permanenti e poi fissò negli occhi Elanor quasi sussurrando:"Perché diamine l'hai fatto?"
Continuò a fissare negli occhi Elanor dimenticando ogni gesto garbato ma si sentiva troppo debole per riuscire ad aggiungere altro.. -
+1 .
ANNO 22, MESE 3, GIORNO 15, POST 4 ~ alba 15r50 +200
Elanor ripulì il proprio pugnale con l'aria impassibile di chi aveva ripetuto fin troppe volte quel gesto, poi lo fece scivolare nuovamente all'interno della fondina, senza lasciarsi particolarmente impressionare dalla mancanza di educazione del giovane. Non era il primo, né sarebbe stato l'ultimo a non sapersi controllare. La sua uniforme lo designava come dominatore e non era certo la prima volta che uno di loro sottovalutava chi, come lei, aveva dovuto costruire la propria abilità esclusivamente su duri allenamenti.
"Hai superato l'addestramento militare, ti hanno dato una bella uniforme e presumo tu non veda l'ora di poterla ricoprire di medaglie. Non serviranno a nulla ad un cadavere" spiegò la donna "ci troviamo al Polo, qui il vostro dominio è più debole che nella madrepatria, mentre i dominatori che vivono qui conoscono il terreno meglio di noi e il campo di combattimento fornisce loro lo stesso vantaggio che potreste avere voi tra la lava ardente di un vulcano... senza nessuno degli effetti collaterali. Non intendo mandare là fuori dei dilettanti. Dimentica l'addestramento che hai ricevuto finora, trova un maestro che possa realmente definirsi tale e quando sarai in grado di rispondere ad almeno uno dei miei attacchi, torna da me e potrai avere la tua missione. Nel frattempo... ti sconsiglio di rivolgerti in questo modo ai tuoi superiori. Non tutti sono tolleranti come me." concluse, alzando lo sguardo sul soldato che era appena arrivato "Sì?" chiese, vedendolo in attesa.
"Comandante, il prigioniero comincia a risvegliarsi." riferì il giovane con un rispettoso saluto militare. Elanor annuì: "Me ne occupo io. Fai portare il ragazzo in infermeria, poi sbrigati a tornare a bordo: noi salpiamo, il resto della flotta rimarrà qui al comando del colonnello Shi-Zhong." spiegò brevemente per poi allontanarsi in direzione della nave pronta a partire, non prima di aver lanciato un'ultima occhiata all'orizzonte. Dell'Imperatrice ancora nessun segno, nonostante la piatta superficie del luogo consentisse la vista per svariate miglia in ogni direzione.SPOILER (clicca per visualizzare)segnati i nuovi EV nell'intestazione, ne recuperi 100 per ogni giornata di GdR, altrimenti puoi usare una di queste, non preoccuparti del prezzo, paga Elanor
PS: nell'intestazione segna anche gli EXP totali che hai raggiunto, altrimenti rischi di perdere il conto, sei a +230. -
+1 .[EXP YASUKE (#00FB00): 330 xp][Denaro:0 Depositato: 0 monete NdF. Abbigliamento: tunica rossa e lunga][EV:-270, Armatura:/]
Stats PG:
Atk D.: 650
Def D.: 650
Vel: 300
Mosse caratteristiche-di scuola:
- Palla di fuoco B
scaglia contro l'avversario una palla di fuoco
Attacco: 20 / Difesa: 0 / Velocità: 20
- Muro di fuoco C
Il dominatore crea un lieve muro di fuoco a sua protezione
Attacco: 0 / Difesa: 25 / velocità: 15
ANNO 22, MESE 3, GIORNO 15, POST 3 - alba 32r100
Yasuke fece perplessamente un cenno di saluto ad Elanor e seguì il soldato in infermeria. Sentiva che la sua strategia non fosse stata del tutto sbagliata, i modi e i tempi erano sicuramente stati fuori luogo; ormai temeva che avrebbe dovuto aspettare ancora prima di trovare un'occasione che facesse al caso suo.
"Che hai combinato per beccarti una pugnalata da Elanor?" chiese curioso il soldato che lo stava accompagnando in infermeria ottenendo come risposta solo un'occhiataccia da parte di Yasuke.
Non aveva assolutamente voglia di parlare con gente sconosciuta di quel che era successo, per lui quella era stata una sconfitta a tutti gli effetti, se non una vera e propria umiliazione.
"Questa è l'infermeria, aspetta qui, verrai chiamato appena i guaritori saranno disponibili a riceverti" disse poco dopo il soldato indicando una sedia all'interno di un lungo corridoio e congedandosi.
Yasuke si sedette ed ebbe modo di pensare alle parole di Elanor: sapeva che in fondo aveva ragione, era stato uno stupido a pensare di poter essere incaricato di una missione del genere, specie se in quella stessa nave erano presenti soldati più forti di lui. Era, ancora, un semplice novellino frettoloso di fare il passo più lungo della gamba. Doveva essere paziente ed aspettare la sua occasione.
"Il prossimo!" urlò una voce proveniente da una delle porte di quel corridoio.
Yasuke entrò in quella stanza, non molto grande ma ben illuminata. Un altro soldato, probabilmente appena curato, se ne stava andando.
"Prego, accomodati" disse gentilmente il guaritore. "Sei qui per quella? chiese indicando la ferita al braccio.
"Bene, bene, bene, vediamo un pò cos'abbiamo qui" disse osservando la ferita da vicino, si concentrò ed espanse il suo chakra per rimarginare la ferita di Yasuke.
"Fatto! Ora sei come nuovo" disse ridacchiando, "La ferita era più profonda del previsto ma per fortuna non ha intaccato niente di fondamentale, sei stato molto fortunato" continuò con fare logorroico il curatore.
"Come te lo sei procurato?"
Yasuke non rispose. "Elanor, vero? Ormai conosco bene le ferite che provocano i suoi pugnali, non sei né il primo né l'ultimo a beccarsi un suo fendente. Che hai fatto per farla arrabbiare tanto?"
continuò ridacchiando.
"Ho peccato di superbia" rispose un pò rammaricato.
"Forza su, non fare quella faccia, sei giovane, ne ho visti tanti come te fare errori del genere. Se ti ha accoltellato è stato probabilmente per salvarti da morte certa, lei è fatta così"
"Conosci qualche maestro, qualche valido generale o chiunque altro che possa aiutarmi col dominio del fuoco? Voglio migliorare" tagliò corto Yasuke.
"Giovanotto, io qui conosco un pò tutti ma non credo siano disposti a farti da guida mentre siamo in missione alle Tribù dell'acqua del sud. E poi è probabile che andremo in battaglia, nessuno ha tempo da perdere con te" rispose in modo tagliente il guaritore.
"Ti ringrazio per avermi guarito" concluse Yasuke congedandosi.
Ora come ora non sembrava potesse far molto se non aspettare l'evoluzione degli eventi. O poteva escogitare un nuovo piano.. -
.
ANNO 22, MESE 3, GIORNO 15, POST 5 ~ pomeriggio inoltrato 15r50+250
La giornata trascorse tranquilla, era ormai pomeriggio inoltrato quando, all'improvviso, risuonarono i corni dell'adunata. L'esercito si mosse come una macchina ben rodata e nel giro di pochi minuti l'intero equipaggio era radunato in file ordinate lungo il ponte superiore della nave. Dopo lunghe ore rinchiusi nella cabina del comandante, gli ufficiali dovevano essere giunti ad una qualche decisione e, tra i soldati, serpeggiava una certa curiosità riguardo a quanto stava per accadere. Ormai girava da ore la voce che presto si sarebbero preparati alla battaglia ed in molti si aspettavano che quella sarebbe stata la comunicazione dei loro superiori. Qualcun altro, invece, aveva preferito scommettere in una ripartenza... in fondo il comandante Elanor era già in viaggio da quella mattina, e quella non era un'area che erano soliti pattugliare. Qualcun altro ancora non aveva dimanticato che dell'Imperatrice non era ancora stata data notizia e questi si dividevano tra chi pensava che il gran mistero potesse essere dovuto a una misteriosa dipartita della sovrana e chi lo riteneva impossibile, sospettando che si fosse imbarcata in qualche missione segreta.
Fu il colonnello Shi-Zhong a farsi avanti: "Per ordine di Sua Altezza l'Imperatrice Iris, sono ora al comando di questa flotta" annunciò l'uomo, alzando il braccio per mostrare a tutti il sigillo imperiale che portava al dito. "... ho bisogno di otto volontari in forze e pronti a combattere per una missione rischiosa che sarà guidata dall'ammiraglio Len-Shu" disse, indicando un uomo che aveva da poco passato i quarant'anni, alto come un armadio e dall'aria severa. "C'è il concreto rischio che nessuno di loro farà ritorno; nessuno di voi sarà obbligato sarà obbligato a partecipare, ma offro un bonus di 2000 fenici a chi si offrirà volontario. Sarà l'ammiraglio a fornire i dettagli a chi interessato, rivolgetevi direttamente a lui. Tutti gli altri vadano a riposare. Sospettiamo che il nemico deciderà di attaccare non appena la luna si alzerà nel cielo. Per allora ci troverà pronti. Il vostro ufficiale comandante vi comunicherà le postazioni assegnate, che nelle nostre fiamme possano ardere tutti i nemici!" concluse, con l'augurio tradizionale dell'esercito, prima di congedare nuovamente i presenti.SPOILER (clicca per visualizzare)lascia a me Shi-Zhong e Len-Shu, quanto agli altri personaggi sei libero di muoverli e inserirne a piacere.
PS: i guaritori possono usare l'azione curativa. Se utilizzano "guarigione A" recuperi 400 EV e puoi nuovamente stare in piedi, perché arrivi a +130. -
.[EXP YASUKE (#00FB00): 380 xp][Denaro:0 Depositato: 0 monete NdF. Abbigliamento: tunica rossa e lunga][EV:+130, Armatura:/]
Stats PG:
Atk D.: 650
Def D.: 650
Vel: 300
Mosse caratteristiche-di scuola:
- Palla di fuoco B
scaglia contro l'avversario una palla di fuoco
Attacco: 20 / Difesa: 0 / Velocità: 20
- Muro di fuoco C
Il dominatore crea un lieve muro di fuoco a sua protezione
Attacco: 0 / Difesa: 25 / velocità: 15
ANNO 22, MESE 3, GIORNO 15, POST 4 ~ pomeriggio inoltrato
Yasuke era rimasto seduto a riposare in uno degli spazi interni della nave dopo esser stato guarito in infermeria. Si stava annoiando e non faceva altro che aspettare che arrivasse qualche novità. Rimuginava ancora sulla sua ingenuità con Elanor e non vedeva l'ora di rifarsi, ma per come si erano messe le cose sembrava che l'unica opzione rimasta fosse uno scontro aperto con le tribù dell'acqua del Sud. Furono i corni dell'adunata a risvegliarlo dai suoi pensieri: gli ufficiali avevano finalmente preso una decisione. Si avviò precipitosamente lungo il ponte superiore della nave radunandosi insieme agli altri soldati formando delle linee ordinate e attendendo i nuovi ordini.
Ascoltò infervorato le nuove disposizione che aveva dato Shi- Zhong e ne fu entusiasta: era proprio quello che stava cercando. In una missione del genere poteva dimostrare tutto il suo potenziale e sicuramente il coraggio per partecipare non gli mancava. Tuttavia non poteva permettersi altre ingenuità, adesso si cominciava a fare sul serio e doveva prestare la massima attenzione se voleva ritornare sano e salvo. Dei 2000 fenici non gli importava un granché: quell'opportunità valeva tantissimo anche da sola, quei soldi sarebbero stati solo un bonus aggiuntivo che, in ogni caso, gli avrebbero fatto comodo.
Entrò in cabina e si sciacquò la faccia in un bagno riservato ai soldati, si fissò a lungo allo specchio consapevole che sarebbe potuta essere anche l'ultima volta che si specchiava. Si toccò la spalla per verificare se la ferita gli facesse ancora male ma non sentì dolore: si stava per rimarginare completamente. Prese un lungo respiro e andò a cercare Len-Shu.
Lo trovò che stava parlando con altri due soldati, probabilmente interessati alla missione, e quando terminò con loro decise di avvicinarsi:"Ammiraglio Len-Shu, il mio nome è Yasuke e mi offro volontario per la missione". -
+1 .
ANNO 22, MESE 3, GIORNO 15, POST 6 ~ pomeriggio inoltrato 15r50 +300
L'Ammiraglio Len-Shu squadrò rapidamente il nuovo arrivato. Niente, nel suo aspetto, lo faceva risaltare particolarmente, né in positivo, né in negativo, così si limitò ad un breve cenno di assenso: non era mai stato un uomo di molte parole: preferiva osservare e valutare tenendo per sé le proprie considerazioni e forse proprio la sua discrezione lo aveva fatto entrare nei favori dell'Imperatrice. Era nella guardia imperiale da anni, praticamente da prima che l'Impero stesso assumesse la sua forma attuale e ne conosceva diversi segreti, che era prudentemente restio a divulgare. "Molto bene. Prendi quanto ti può servire per sopravvivere quattro giorni nel deserto di ghiaccio, poi passa dall'armeria e di' che ti mando io. Sapranno cosa ti serve." disse, riferendosi alle nuove armature studiate appositamente per il clima polare ed in grado di fornire una leggera, ma sicuramente utile, protezione aggiuntiva ai colpi dei dominatori dell'acqua. "Ci raduneremo subito dopo cena nella stiva di carico, ci muoveremo con il favore della notte. Ti consiglio di approfittare di queste ore per riposare, non so dirti né se, né quando ne avremo l'occasione, lì fuori. Riceverete ulteriori istruzioni quando sarà il momento." riassunse rapidamente, con la tranquillità di un'esperta massaia alle prese con la lista della spesa. "Domande?" aggiunse in modo insolitamente cordiale per un ufficiale, probabilmente un retaggio dell'istruzione nobiliare che aveva ricevuto.. -
+1 .[EXP YASUKE (#00FB00): 460 xp][Denaro:0 Depositato: 0 monete NdF. Abbigliamento: tunica rossa e lunga][EV:+130, Armatura:/]
Stats PG:
Atk D.: 650
Def D.: 650
Vel: 300
Mosse caratteristiche-di scuola:
- Palla di fuoco B
scaglia contro l'avversario una palla di fuoco
Attacco: 20 / Difesa: 0 / Velocità: 20
- Muro di fuoco C
Il dominatore crea un lieve muro di fuoco a sua protezione
Attacco: 0 / Difesa: 25 / velocità: 15
ANNO 22, MESE 3, GIORNO 15, POST 5 ~ pomeriggio inoltrato 25r80
"Domande?"
"Nessuna" rispose sicuro Yasuke e si congedò avviandosi presso l'armeria.
Anche lì trovo gli stessi due che stavano parlando prima con Len-Shu e che quindi, verosimilmente, sarebbero stati suoi compagni in missione.
"Che fai qui?" chiese in maniera scontrosa un uomo, probabilmente incaricato di sorvegliare l'armeria e di verificarne gli accessi.
"Mi manda Len- Shu, mi ha detto di venire qui, ha qualcosa per me?" chiese cercando di sorvolare il fare scorbutico di quell'uomo.
Osservò Yasuke per un istante, studiandolo dalla testa ai piedi e infine rispose con indifferenza:"Bene, seguimi...indossa questo, ti sarà utile contro i dominatori dell'acqua" avvicinandogli un'armatura leggera ma resistente allo stesso tempo, frutto dell'industria militare della Nazione del Fuoco di quegli anni.
Yasuke indossò l'armatura, aderente e calda, gli calzava alla perfezione e assolveva perfettamente agli scopi per cui era stata creata: dava una sensazione di protezione, specie dei punti vitali, e allo stesso tempo era ottima per contrastare il freddo polare senza però pregiudicare eccessivamente la velocità dei movimenti.
Yasuke non aveva mai indossato un'armatura prima d'ora e ne fu entusiasta: se la tolse e se ne andò senza salutare l'uomo scontroso di prima dirigendosi verso la cucina della nave.
Len- Shu gli aveva detto di portare qualsiasi cosa per sopravvivere quattro giorni nel deserto di ghiaccio e non c'era niente di più essenziale del cibo. In cucina non c'era nessuno, del resto era ancora presto per cominciare a cucinare per le truppe, che avrebbero mangiato tra non meno di due o tre ore. Yasuke si vide quindi costretto a dover trafugare tra le robe da mangiare che riusciva a trovare: prese della frutta, dei biscotti, delle mandorle e delle noci, cibi che in generale potevano essere facilmente consumabili e facilmente trasportabili; ne prese in quantità razionate per quattro giorni e li ripose nei suoi taschini avviandosi presso la sua cabina, provando a riposare come gli aveva suggerito Len-Shu.
Si stese sul letto ma non riusciva a chiudere occhio. Non era un tipo che provava ansia o agitazione, tantomeno paura ma era ben consapevole dell'importanza di quella missione e non aveva intenzione di sottovalutarla. Sapeva dei pericoli che avrebbe potuto incontrare: da lì, si auspicava Yasuke, sarebbe cambiata la sua carriera e la sua vita. Spese il tempo a lui a disposizione per riflettere sulle possibili situazioni che avrebbe potuto incontrare, sui nemici, sugli eventuali agguati, su come difendersi e su come attaccare. Pensò a questo fino a quando non venne chiamato per la cena, utile per rimpinzarsi e per rilassarsi un'ultima volta prima della missione.. -
.
ANNO 22, MESE 3, GIORNO 15, POST 6 ~ pomeriggio inoltrato 30r100*2 +500
L'ammiraglio era un uomo sulla quarantina che, nella sua vita, ne aveva viste molte di più di certi veterani. Quello che gli aveva consentito di sopravvivere tanto a lungo e scalare i ranghi, non era stata la sua famiglia, anche se di certo le nobili origini non lo avevano ostacolato, ma la sua fredda determinazione e prudente pianificazione di qualunque missione. Quella non sarebbe andata diversamente. L'uomo fu il primo ad arrivare nella stiva di carico e, prima che i volontari lo raggiungessero, aveva già ricontrollato tutta l'attrezzatura a partire dalle bussole per arrivare alle armi. I grossi cani-orso polari che avevano requisito apposta per quella missione, scalpitavano nervosamente, quasi potessero sapere che, di lì a poco, avrebbero corso di nuovo nella fredda notte polare.
Dall'esterno, la fredda luce della luna che si avvicinava al plenilunio, si infiltrava tra gli oblò della stiva. Più quella falce cresceva, più il potere dei loro avversari si rafforzava: fosse stato per lui quella missione non avrebbe avuto luogo... ma un impero aveva necessità più pressanti che le singole vite dei soldati. Allo stesso tempo, avrebbe fatto il possibile perché nessuna di esse andasse sprecata.
"Non perdiamo tempo! Per chi non li avesse mai visti, questi sono dei caniorso polari. Scoprirete che non sono molto diversi dai rinoceronti di Komodo: sono rapidi come lucertole-mangusta, ma molto meno imprevedibili. Non dovreste avere difficoltà." disse, balzando in groppa a quello che teneva per le redini. "Così lo si incita a partire... così a curvare, in questo modo si arresta. Chi si farà disarcionare, rimarrà indietro o non riuscirà a controllarlo verrà abbandonato dove si trova, sarà compito suo arrangiarsi per sopravvivere: non abbiamo tempo per fare da balia ai dispersi." tagliò corto l'uomo, aprendo il portellone della nave che fece da ponte con la banchisa. Il freddo della notte polare si insinuò all'interno della stiva, ma il pesante mantello che l'ufficiale indossava sopra all'armatura lo rese sufficientemente sopportabile.
"Seguitemi!" tuonò l'Ammiraglio, spronando il suo animale nella notte, senza aggiungere un'altra parola. Solo di tanto in tanto rallentava leggermente per lanciare un'occhiata alla bussola, ma poi, ogni volta, spronava silenziosamente il caneorso a proseguire. Tra i soldati serpeggiava una certa curiosità, ma nessuno di loro osava porre domande: perché un nobile guidava una missione potenzialmente mortale nel deserto di ghiaccio? Chi conosceva l'uomo e la sua carriera era certo avesse a che fare con l'Imperatrice, nel bene o nel male. "... ma alla fine il matrimonio è stato annullato?" chiese uno dei soldati al compagno che gli cavalcava vicino. "Ho sentito dire che il Signore del Fuoco Antkantos è ancora vivo" gli rispose l'altro, avvicinandosi quanto più possibile per evitare di essere sentito dal loro comandante.
"E dove sarebbe stato tutto questo tempo?" si informò il primo, curioso. "Qualcuno dice che fosse con l'Avatar..." gli rispose l'altro, lanciando qualche occhiata di sottecchi all'Ammiraglio, per assicurarsi che non li stesse ascoltando. "E Sua Altezza l'Imperatrice non l'ha fatto arrestare?" continuò curioso il primo soldato, che evidentemente si era perso gli ultimi pettegolezzi di corte. "Mah, sono voci, non si sa cosa sia accaduto realmente. Se fosse vero penso l'avrebbe arrestato.". -
+2 .[EXP YASUKE (#00FB00): 510 xp][Denaro:0 Depositato: 0 monete NdF. Abbigliamento: tunica rossa e lunga][EV:+130, Armatura:/]
Stats PG:
Atk D.: 650
Def D.: 650
Vel: 300
Mosse caratteristiche-di scuola:
- Palla di fuoco B
scaglia contro l'avversario una palla di fuoco
Attacco: 20 / Difesa: 0 / Velocità: 20
- Muro di fuoco C
Il dominatore crea un lieve muro di fuoco a sua protezione
Attacco: 0 / Difesa: 25 / velocità: 15
- Calcio di fuoco B
Il dominatore dirige un calcio alto verso l'avversario, da dove scaturisce una vampata di fuoco di corto raggio
Attacco: 25 / Difesa: 0 / Velocità: 30
ANNO 22, MESE 3, GIORNO 15, POST 6 ~ pomeriggio inoltrato 23r50
Yasuke stava seguendo, come tutti gli altri, l'ammiraglio Len- Shu non senza difficoltà: era la prima volta che cavalcava un caneorso polare e doveva ancora abituarsi alla guida dell'animale nonostante avesse seguito i consigli che gli erano stati raccomandati prima di partire. Inoltre, sparita la luce solare con la notte, cominciava ad acuirsi il freddo sempre di più e lo si cominciava a soffrire un pò anche con le armature addosso.
Yasuke, rimasto indietro inizialmente a causa del caneorso, era riuscito lentamente a recuperare gli altri, ascoltando alcuni pettegolezzi su Antkantos e l'Avatar, voci che gli sembrava di aver sentito da qualche altra parte. Di regola riteneva abbastanza inutili i pettegolezzi in sé ma quando in mezzo c'erano dei membri della famiglia imperiale la cosa si faceva certamente più interessante. Continuò ad ascoltare la conversazione quando la sua attenzione fu interrotta da un altro suo compagno:"Secondo te dove siamo diretti? Andiamo a salvare l'Imperatrice?" gli chiese.
"Non ne ho idea. Speravo che ci dicesse qualcosa prima di partire e invece questa missione sembra segreta anche per noi" rispose ironicamente. "In ogni caso l'Imperatrice dubito abbia bisogno di essere salvata" aggiunse Yasuke.
"Sei giovane, cosa ti ha portato a rischiare la vita? Lo fai per i soldi anche tu?"
"No, non per i soldi" tagliò corto Yasuke. Non voleva rispondere apertamente a quella domanda, anche perché non c'era una risposta vera e propria: lo faceva per ambizione? Certamente, ma non solo. Voleva mettersi alla prova, voleva capire se era davvero forte come sperava e se era pronto per missioni del genere, voleva riscattarsi. In fondo non credeva di avere nulla da perdere. Ma di tutto ciò Yasuke non aveva né l'intenzione né la voglia di rispondere ad un compagno che era a tutti gli effetti uno sconosciuto.
Per evitare altre domande a cui non voleva rispondere si allontanò per avvicinarsi a Len-Shu, standogli poco dietro.
Si domandava, osservandolo, se un giorno sarebbe diventato un alto membro dell'esercito come lui, o se ne avesse avuta la stessa fama o importanza. Da lì poteva osservarlo per bene, sembrava sicuro di quello che stava facendo e non sembrava aver alcun dubbio o timore sugli esiti della missione.
"Da lui potrei imparare parecchio" pensò Yasuke riflettendo sulle parole di Elanor.. -
+1 .
ANNO 22, MESE 3, GIORNO 15, POST 6 ~ pomeriggio inoltrato 15r50 +550
Fu proprio in quel momento che Len-Shu fece rallentare la sua cavalcatura, facendo agli altri segno di fermarsi. Era abbastanza sicuro di aver visto qualcosa. "Lì, a ore 10. Vedete qualcosa?" chiese, mentre già aveva tra le mani un binocolo e studiava l'orizzonte nella direzione che aveva indicato. "Signore, mi è sembrato di cogliere un movimento!" rispose uno dei soldati che aveva accanto. "È troppo veloce per essere una persona, che cazz...?" fece per protestare, ma fu interrotto da un compagno. "È uno di quegli spiriti oscuri, li hanno fatti vedere al cinegiornale. Che facciamo, signore?" chiese in direzione dell'ammiraglio.
Len-Shu abbassò lo sguardo sulla mappa del Polo. Chiunque fosse stato in grado di leggere le complicate mappe militari avrebbe capito dal fatto che stavano letteralmente procedendo in linea retta, che la loro destinazione doveva essere il triangolino verde che designava un piccolo villaggio con fortificazioni e guarnigione a poco più di una giornata di distanza. L'Ammiraglio, dal canto suo, non si preoccupò di dissimulare la cosa, calcolando approssimativamente con le dita la distanza tra la loro posizione attuale ed un percorso tra le alture. "Deviare dal percorso ci rallenterebbe troppo. Procediamo. Quando ci avvicineremo cercate di non ingaggiare con lo spirito e mantenete almeno tre metri di distanza gli uni dagli altri per non intralciarci reciprocamente. Quelle creature sono aggressive e più veloci di qualunque cosa abbiate mai affrontato. Ognuno per sé, il nostro scopo è superarlo. Se io non dovessi sopravvivere continuate a procedere in questa direzione: dalle informazioni che ci ha fornito, Sua Altezza l'Imperatrice sta cercando di raggiungerci lungo questo tracciato. Dobbiamo trovarla a qualunque costo, poi sarà lei a decidere cosa fare, ma finché sarete sotto il mio comando, questi sono gli ordini.".
Un freddo mattino |
