L'esodo tra i ghiacci

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  1. ¬Gimodef™
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    ANNO 16, MESE 7, GIORNO 11 POST 10 // Pomeriggio
    2l9046b
    Colore dialoghi: #0093DD
    Exp: 1240 (45x100)
    Denaro: 200 DEPOSITATO: *Click*+
    Abbigliamento: indossa una tradizionale casacca blu coperta da un cappotto aperto di una tonalità più scura, entrambi sono decorati con arzigogoli azzurri. I pantaloni, più chiari, riprendono il colore degli stivali di foggia classica decorati con strisce di un blu più chiaro.: D1 (off)

    Stats:
    exp: 940
    LV: 5
    Atk D. 700
    Def D. 500
    Atk //
    Def //
    Vel 300
    EV 500

    Mosse dominio:

    - Getto d'acqua C
    Il dominatore fa eseguire all'acqua un incerto movimento circolare e la scaglia contro l'avversario
    Attacco: 15 / Difesa: 0 / Velocità: 15

    - Lama d'acqua B (mossa a stretta distanza)
    il dominatore colpisce l'avversario con una porzione d'acqua resa tagliente come una lama
    Attacco: 15 / Difesa: 0 / Velocità: 30

    - Punte di ghiaccio
    Il dominatore lancia contro l'avversario una raffica di piccole punte ghiacciate
    Attacco: 5 / Difesa: 0 / Velocità: 40

    - Guarigione C
    Il dominatore cura se stesso o un compagno grazie all'arte medica del dominio dell'acqua
    Attacco: 0 / Difesa : 0 / Velocità : 0
    EFFETTO: I tuoi PV o quelli di un compagno vengono ripristinati di 100 unità / Puoi usare questa mossa solo 3 volte per combattimento

    - Frusta d'acqua A ( elimina l'apprendimento di : Frusta d'acqua B e Frusta d'acqua C )
    Il dominatore crea una potente frusta d'acqua e la usa per attaccare l'avversario
    Attacco: 40 / Difesa: 0 / Velocità: 20





    Saki aveva finito per intendere le considerazioni di Sigurd come un appello da persona apprensiva e questi, scuotendo la testa, le disse semplicemente “Ne riparleremo quando ti lascerò da sola in mezzo alla neve.” Dopo di che la ragazzina aveva fatto uno scatto e si era diretta correndo verso le porte della città che accolsero i due visitatori mostrando quasi fieramente la schiera delle case bianche. Tutto sembrava rilucere di un puro bianco che dava quasi fastidio agli occhi dell’osservatore non abituato. Fortunatamente la visuale era ampiamente spezzettata dal viavai dei nativi che con le loro tenute bluastre coloravano la scena ravvivandola. Non appena si avventurarono all’interno un uomo di mezza statura mise un braccio intorno al collo di Sigurd che, impietrito, finì per seguirlo. “Quanto tempo era che non ci vedevamo! Non sei contento? Pensavo non saresti più tornato!” disse l’uomo giulivamente “Sai, nel periodo in cui non ci sei stato ho cambiato molte cose e ho molta merce nuova! Vedo che non hai armi con te! Non ti piacerebbe una bella spada? Ho una nuova lama fatta con osso di balena e una di ippopotamo artico. Eh? Ti interessano vero?” continuò. Sigurd tolse lentamente il braccio dell’uomo dal suo collo e, nervosamente, glielo lasciò cadere inerme al fianco. “La prego gentilmente di non toccarmi. Non la conosco e presumo che questo approccio non sia altro che un maldestro tentativo di attirare clienti nella sua bottega. Come vede non ho armi e le posso assicurare che non mi interessano. La saluto.” Gli disse con un tono che non ammetteva repliche e fece per girarsi alla ricerca della sua compagna. Fece appena in tempo a vedere la chioma rossa di questa allontanarsi e girare l’angolo. Probabilmente non si era accorta di essere rimasta sola e tra poco sarebbe tornata indietro a cercarlo. Sigurd sorrise: forse, alla fin fine, il contrattempo gli era stato utile. Si girò dal verso diametralmente opposto a quello intrapreso da Saki e si incamminò a sua volta. Osservò l’architettura e la magnifica intuizione di vivere dentro case fatte completamente di ghiaccio: un materiale plasmabile a proprio piacimento e che sicuramente lì non costava nulla, oltre a non deturpare il paesaggio e ad avere un impatto ambientale pari a zero. Fece giri un po’ ovunque osservando la vita semplice e decise di fermarsi in un piccolo locale pubblico nella speranza di poter prendere un buon tè. Era indeciso sul tipo da prendere e alla fine chiese imperturbabile alla cameriera di portargli quello al gusto più tipico che avessero. Si era deciso a godersi un’oretta di pausa dalla ragazzina, sia per farle provare la sensazione di essere sola in un luogo sconosciuto sia per stare da solo, cosa che non faceva da troppo e che rimpiangeva amaramente. In realtà era piuttosto convinto che Saki non si sarebbe data per vinta e lo avrebbe trovato relativamente in fretta; relativamente perché era circondato da persone che vestivano in modo non troppo diverso dal suo.. In un certo senso era avvantaggiato, se avesse voluto trovarla gli sarebbe bastato chiedere della ragazzina con i capelli rossi che si aggirava da sola per il paese e sarebbe presto stato sulle sue tracce. Il corso dei suoi pensieri venne interrotto dalla cameriera che annunciò sorridente: “Ecco il tè, buona permanenza” e detto ciò, posato sul tavolo una piccola tazza bianca fumante e fatto un breve inchino, si allontanò. Sigurd si guardò una ultima volta intorno e iniziò a sorseggiare il tè che trovò talmente freddo da assumere un’espressione accigliata.
     
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6 replies since 2/3/2013, 17:45   138 views
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