Tra foche e ghiacci...

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  1. Hachiky"myfairytales
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    Tutto corretto ^^ basta ricordarsi di chiudere questo post con il collegamento al successivo; appena vuoi passiamo a Kyoshi :) hai in mente qualche possibile sviluppo o andiamo all'avventura? E sta tranquillo per il 'ritardo' :)


    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 5, notte


    [17.647 Liang (#0000FB): n° exp (40r100*)] [DENARO: 490 m NdA DEPOSITATO: 500 m NdA ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: nessuna, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)] Stats PG: Atk= 1.050; Def= 1.350; Vel= 300 + 15= 315 Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall





    Liang rise a quell'ultima richiesta. "Non avrei dovuto parlarne proprio, vero? Vediamo, tanto per cominciare non sapevo da dove si salisse e ho cominciato provando ad arrampicarmi. Aggrappandomi al pelo della povera bestia che mi ha scrollata a terra, e direi che me la meritavo. Quindi ho provato a girargli intorno per salire dalla coda, ma ormai mi aveva presa in antipatia, perciò quando sono stata a portata di... 'codata', mi ha spazzata nei cespugli dietro di noi. Le monache avrebbero voluto aiutarmi ma erano troppo impegnate a tenersi la pancia dal ridere." Sorrise senza rendersene conto al ricordo. "A quel punto ho deciso che la cosa andava affrontata di petto: mi sono messa di fronte e gli sono saltata sulla testa, convinta che una volta in groppa il mio avversario si sarebbe rassegnato. Naturalmente mi è toccato aggrapparmi alle corna mentre lui scrollava la testa e non so come sarebbe finita se le monache non fossero finalmente intervenute." Probabilmente lei e il bisonte avrebbero combattuto quella battaglia fino al giorno dopo. "Dopodiché mi hanno spiegato come rimanere in sella e siamo partite. E lì per poco il mio viaggio non finiva prima di cominciare: mi sono sporta durante il decollo e mi hanno dovuta trattenere per le caviglie perché non cadessi di sotto alla prima virata. A quel punto la monaca che mi portava in sella mi ha fatto promettere di rimanere assolutamente immobile. Ma si è dimenticata di farmi promettere di stare anche zitta: non facevo che dire tutto quello che mi passava per la testa sul volo, sul percorso, su quello che vedevo sotto di noi, sul vento, gli uccelli, le nuvole... direi che dopo qualche minuto la mia guida aveva cominciato a pentirsi di avermi afferrata anziché lasciarmi cadere di sotto." Stavolta rise apertamente. “In definitiva come prima esperienza prometteva abbastanza male, ma quella volta mi sono resa conto di quanto amassi viaggiare. Lo amo ancora, sai, praticamente cerco sempre la scusa per farlo. Amo anche il mio Tempio, che è quello dell’Ovest, e il lavoro che faccio lì – per rispondere alla tua domanda di prima sono una maestra di dominio dell’aria – ma ogni tanto sento il bisogno di mettermi la mia bisaccia in spalla e partire insieme a Kombo. Per qualunque motivo e verso qualsiasi direzione. In effetti la destinazione non conta, è solo il viaggio che importa. Ma del resto è così per quasi tutti i Nomadi dell’Aria.” Corrugò leggermente la fronte: questo discorso in qualche modo la riportava alla prima domanda di Kao, quella a cui avrebbe preferito non rispondere. Ma del resto era una domanda in buona fede, che motivo aveva di rifiutare? “In realtà a volte penso che stiamo diventando un po’ troppo chiusi; la verità è che gli… attacchi di sedici anni fa ci hanno ricordato che il nostro stile di vita ha un prezzo e soprattutto che ci rende molto più diversi dal resto del mondo di quanto pensavamo di essere. Poi c’è la tecnologia che prende sempre più piede, e l’atmosfera restrittiva di molti luoghi del mondo… diciamo che ovunque ci giriamo vediamo sempre più motivi per starcene per conto nostro.” Emise un sonoro sospiro. “Ma basta parlare, sto tenendo un monologo! Ora, secondo il codice del buon viaggiatore, tocca a te raccontarmi qualcosa. Visto che è il tuo primo viaggio ti lascio scegliere l’argomento.” disse scherzosamente, poi tornò seria, ma senza smettere di sorridere. “Quanto alla curiosità, non direi che è una brutta cosa, di per sé. Basta saperla indirizzare nella direzione giusta, e stai pur certo che si impara, con il tempo e un po’ di buona volontà. E con questo ho elargito la mia perla di saggezza giornaliera. Noi monaci dobbiamo farlo almeno una volta al giorno, sai? No, è una sciocchezza; in generale è meglio cercare di far ridere le persone, piuttosto che istruirle. E’ più difficile, ma a lungo andare ha effetti più duraturi. Se tutti ridessimo un po’ di più il mondo sarebbe un posto migliore.”

    Ma che cavolo, ho scritto un papiro! O.O
     
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16 replies since 31/12/2012, 14:58   387 views
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