Tra foche e ghiacci...

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    [0 Kao (#002B80): n° exp (21r50)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': -- ARMATURA: -- ARMI: --]

    Stats PG:
    Atk D=650
    Def D=850
    Vel=300

    Mosse caratteristiche-di scuola:
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    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, notte, post 1

    Era una bella serata. Il tramonto colorava il cielo artico di uno splendido colore rosso, la calma dopo una giornata di intenso lavoro permeava l'aria e si percepivano perfino gli animali che si preparavano ad affrontare la notte.
    Per Kao, però, non era una serata come le altre. In piedi sulla soglia del suo igloo se ne stava ad osservare il villaggio nel quale era nato e cresciuto, del quale aveva tanti bei ricordi, ma non era mai riuscito a piantarvi radici vere e proprie. I suoi lunghi capelli scuri svolazzavano nella leggera brezza serotina.
    "Kao, sei davvero sicuro di volerlo fare?"
    Sua mamma apparve accanto a lui sulla porta. Si leggeva una qualche tristezza nei suoi occhi. Kao non riuscì a guardarla.
    "Sì, mamma. Questo posto mi sta diventando stretto. Da piccolo ho gareggiato sui pinguini, osservando il modo in cui usano le loro quattro ali come timoni. Ho studiato le rotte aeree dei gabbiani. Ho spiato le foche-tartaruga durante la loro caccia. Perfino le correnti sottomarine non hanno più segreti per me. Ho bisogno di andarmene, di vedere le piante, di conoscere l'erba, di capire la roccia. Il mio spirito brama nuovi orizzonti, il mio cuore batte per uscire dalla sua gabbia.
    Non preoccuparti, però. Questo non vuol dire che me ne andrò per sempre. HaiQing rimarrà dentro di me, la ricorderò come il luogo da cui è cominciato il mio viaggio. La ricorderò per voi."

    Kao si girò in fretta tornando nella sua stanza per finir di preparare lo zaino. Non voleva che sua madre vedesse i suoi occhi luccicanti. Prese le provviste, suo fido taccuino e la mappa che gli avrebbe indicato la strada per uscire dalla tribù. Non aveva bisogno d'altro.
    Arrivederci, mamma! E non dimenticarti di dar da mangiare a papà! Sai quanto lui possa essere preso dal suo lavoro da dimenticarsi di cibarsi!" esclamò il ragazzo, ritrovando il suo solito buonumore.
    "Addio, Kao." Sua madre rimase in piedi finché non lo vide scomparire dalla sua vista.

    Il ragazzo camminò a lungo, sotto la luce della luna. Il suo respiro era costante, ma dentro di sé era molto eccitato. Si figurava già gli incontri incredibili che il fato gli riservava, i luoghi mozzafiato che avrebbe visitato...
    I suoi pensieri vennero interrotti da un trambusto dietro alle colline di ghiaccio ad est della tribù. Non ci pensò due volte e corse a dare un'occhiata.
     
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  2. Hachiky"myfairytales
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    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 1, notte


    [17.337 Liang (#0000FB): n° exp (25r80*)] [DENARO: 490 m NdA DEPOSITATO: 500 m NdA ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: nessuna, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)] Stats PG: Atk= 1.050; Def= 1.350; Vel= 300 + 15= 315 Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall




    Invecchiando Kombo era diventato un animale piuttosto incline ai capricci, e questo era un fatto, anche se a Liang non piaceva sentirselo dire. Adesso però il punto era capire perché mai si era scrollato di dosso padrona e bagagli per mettersi sdraiato sul ghiaccio. “Su forza. Cosa c’è questa volta? Credevo che detestassi HaiQing… il ghiaccio, poco cibo disponibile per i tuoi assalti selvaggi, e tutti quei pinguini in giro…” il bisonte muggì lamentoso: non avrebbe dimenticato tanto presto di essere stato inseguito per tutta la spiaggia da una colonia di pinguini. Era talmente sconvolto che si era dimenticato di saper volare. “Sì, lo so, sono perfidi. Brutti e cattivi. Ma se rimaniamo qui potrebbero tornare. Non sarebbe meglio andar via?” L’animale non si mosse di un dito. Liang trattenne a fatica uno sbuffo: i lividi sul fondoschiena che si era fatta quando Kombo l'aveva fatta cadere di sella non la rendevano certo di buon umore. “Va bene, allora. Cosa vuoi? Qual è il tuo prezzo?” L’animale voltò lentamente la testa per fissarla con uno sguardo languido. Molto languido. La monaca alzò le braccia al cielo con un verso esasperato. “Allora è questo! Avrei dovuto immaginarlo! Bé, ora non ho proprio niente da darti se non un po' d'avena, ma serve per il viaggio. E poi hai già fatto una colazione più che abbondante. Mangerai di nuovo al Tempio del Sud, adesso andiamo. L’animale girò la testa dall’altra parte. Liang provò a spintonarlo, punzecchiarlo, tirargli le orecchie, strattonarlo per le redini, mandargli addosso ventate che non ottennero altri risultati oltre a scompigliargli la pelliccia. Kombo continuò a fingere di dormire. “Guarda che io me ne vado! Dovrò viaggiare con l’aliante, ma tu rimarrai qui da solo. Con i pinguini.” Naturalmente non avrebbe mai potuto fare una cosa del genere: si era recata ad HaiQing per acquistare delle erbe medicinali locali per il suo Tempio, non avrebbe potuto portarle a casa senza Kombo. E poi, per quanto fosse esasperante e per quanto le facessero male quei lividi, non avrebbe mai potuto lasciare lì il suo amico.
    All’improvviso si rese conto di essere osservata. Si voltò e vide un giovane uomo in piedi a qualche passo di distanza. Era chiaramente un abitante delle Tribù, forse proprio di HaiQing, con abiti e borsa da viaggio. “Devo aver dato davvero un bello spettacolo.” pensò divertita Liang prima di rendersi conto che quell’incontro poteva rivelarsi davvero provvidenziale. “Scusami, devo chiederti un favore. E’ estremamente importante, non ti infastidirei se non lo fosse. Per caso hai delle mele?”

    Edited by Hachiky"myfairytales - 31/12/2012, 16:44
     
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    [50 Kao (#002B80): n° exp (13r20x2)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk= 650; Def= 850; Vel= 300




    Kao non riusciva a credere ai propri occhi. Stava preparandosi al peggio, quando aveva sentito i rumori provenire da dietro ai ghiacci, ma sicuramente non si aspettava la scena che gli si presentò davanti. Un grosso bisonte volante, proprio lì in mezzo ai ghiacci del sud! Non ne aveva mai visto uno e il suo sguardo scivolò curioso sulle sei possenti zampe, sulla larga coda e sulle lunghe corna. Ammirò il pelo lucente, come disegnava quella curiosa freccia sul dorso. Era talmente immerso nella contemplazione della maestosa creatura che quasi non si accorse della sua proprietaria, una dominatrice dell'aria dai lunghi capelli neri. Osservò con curiosità i suoi capelli, con una leggera punta d'invidia: nella sua tribù era considerato il ragazzo coi capelli più lunghi.
    La dominatrice non lo notò subito, intenta a spronare il suo bisonte. Nonostante Kao non conoscesse quella specie, riconobbe lo sguardo negli occhi dell'animale, comune a tutte le razze: aveva fame. Kao rimase fermo ad osservare la scena, divertito, quando la donna si girò verso di lui. “Scusami, devo chiederti un favore. E’ estremamente importante, non ti infastidirei se non lo fosse. Per caso hai delle mele?”
    Il ragazzo si aspettava questa domanda. Subito infilò la mano nella sua borsa, tirando fuori un paio di mele rosse. "Sei fortunata, a me le mele non piacciono, ma mia mamma mi ha obbligato a portamene qualcuna appresso. Prendile! Dimmi solo una cosa: che ci fai in queste terre? Non avevo mai visto un bisonte volante prima!"

    Ho "rubato" la tua intestazione, è un po' più ordinata così :P


    Edited by Rufus Loacker - 31/12/2012, 17:47
     
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  4. Hachiky"myfairytales
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    Fai pure, anche io l'ho rubata a non so chi tempo fa xD



    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 2, notte


    [17.417 Liang (#0000FB): n° exp (15r50x2*)] [DENARO: 490 m NdA DEPOSITATO: 500 m NdA ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: nessuna, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)] Stats PG: Atk= 1.050; Def= 1.350; Vel= 300 + 15= 315 Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall




    Liang accettò le mele con un sospiro di sollievo "Ti ringrazio. Di solito non vado in giro a chiedere frutta agli sconosciuti ma questo testone non si smuove senza mele." Kombo muggì d'impazienza e Liang si voltò verso di lui con le mani sui fianchi. "Ah, non credo proprio! Te le vieni a prendere se le vuoi." L'animale muggì ancora, poi finalmente si decise ad alzarsi, con estrema lentezza. Gli occhi però gli scintillavano di contentezza. Era per colpa di quella sua espressione felice che Liang da ragazzina non era riuscita a impedirsi di viziarlo, e ora ne pagava le conseguenze. Maledetti bisonti. "Ti dispiace dargliele tu?" disse restituendo le mele al ragazzo "Tranquillo, anche se è un gran goloso è sempre delicato quando prende il cibo da una persona." Poi si affrettò a correre a recuperare i bagagli e a rimetterglieli addosso mentre era assorbito dalle mele. "Per rispondere alla tua domanda siamo qui per una fornitura di piante medicinali, gli Aster del Sud." continuò dando una pacca alla grossa sacca profumata che aveva appena sistemato sulla schiena di Kombo. "Di solito non veniamo qui, andiamo direttamente al Polo Sud. Ma di questi tempi le paghiamo di meno qui. Anche se non vorremmo preoccuparcene, i soldi sono un problema anche per noi Nomadi." Si preparò a salutare il ragazzo, ma lo sguardo le ricadde sull'abbigliamento da viaggio. Mia mamma mi ha obbligato a portamene qualcuna appresso. Chissà come doveva essere in pena quella donna. "Primo viaggio via da casa? Da solo? Ti andrebbe un passaggio come ringraziamento per quelle mele?"
     
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    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 3, notte


    [90 Kao (#002B80): n° exp (10r20)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk= 650; Def= 850; Vel= 300





    Nonostante le fiduciose parole della donna, Kao si trovò quasi a tremare quando il bisonte avvicinò l'enorme bocca alla sua mano. Chiuse gli occhi, ma l'unica cosa che sentì fu il peso delle mele che se ne andava. Aprì le palpebre e guardò con ammirazione la creatura. Era la cosa più grande che avesse mai visto... ad esclusione della carpa-balena che ogni tanto nuotava placidamente sotto lo spesso strato di ghiaccio sul quale sorgeva il villaggio.
    I suoi occhi si sgranarono ancora di più quando sentì le parole pronunciate dalla dominatrice: "Certo che mi andrebbe un passaggio! Sto lasciando il villaggio proprio per questo! Purtroppo ho solo una mappa dell'isola che ho disegnato io stesso, non conosco molto del resto del mondo... Voglio vedere le piante, la sabbia, gli animali! Portami con te, per favore!" Kao era davvero fuori di sé dall'eccitazione, avrebbe volato dove neanche i suoi sogno più rosei l'avevano portato. Stava quasi per saltare sul bisonte quando si ricordò che gli avevano insegnato anche le buone maniere. Porgendo la mano, esclamò: "Oh, quasi dimenticavo: io sono Kao. Con chi ho il piacere di viaggiare, gentile signora?"

    Edited by Rufus Loacker - 2/1/2013, 15:58
     
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  6. Hachiky"myfairytales
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    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 3, notte


    [17.517 Liang (#0000FB): n° exp (25r80*)] [DENARO: 490 m NdA DEPOSITATO: 500 m NdA ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: nessuna, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)] Stats PG: Atk= 1.050; Def= 1.350; Vel= 300 + 15= 315 Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall




    A Liang quasi venne da ridere nel vederlo passare dall'entusiasmo più travolgente all'imbarazzo a un atteggiamento formale. Era tutto molto tenero e spassoso. Probabilmente lei era stata proprio così al suo primo viaggio, quando era andata via di casa con le monache. Che strano, non riusciva a ricordarlo bene; stava diventando davvero troppo adulta e questo non andava bene: lei andava molto fiera dei suoi atteggiamenti da ragazzina sfacciata, anche se alcune delle sue amiche monache non la pensavano allo stesso modo. "Sono Liang, senza 'signora'. Felice di conoscerti, Kao. E di avere un compagno per questo viaggio. Oltre a Kombo, naturalmente." disse mentre si sporgeva dalla sella per stringergli la mano, tenendo saldamente le redini nell'altra (Kombo poteva essere ancora in vena di scherzi) . "Ora sarà meglio partire, prima che il mio amico ricominci a fare i capricci." Si astenne dall'offrire al ragazzo una mano a salire in groppa al bisonte volante, non voleva metterlo in imbarazzo ma stabilì comunque di tenerlo d'occhio finché non fosse stato bene saldo in sella: rimanere in groppa a un bisonte volante adulto era piuttosto semplice se l'animale non faceva le bizze, ma salire era tutta un altra storia. La prima volta che lei ci aveva provato, quella la ricordava bene; in particolare le risate delle monache che assistevano. "Dove sei diretto? Hai già in mente una prima tappa? Io non ho mappe con me, ma puoi chiedermi tutto quello che vuoi." Inizialmente aveva pensato di fare tappa al Tempio del Sud, ma una deviazione nelle vicinanze, all'Isola di Kyoshi, ad esempio, non avrebbe fatto male. Lo spiegò a Kao, aggiungendo che, in caso non l'avesse mai fatto, l'Isola era certamente da visitare. "In realtà anche il Tempio del Sud, ma mi spiace dover dire che di questi tempi siamo un po'... restrittivi per quanto riguarda gli ospiti." Non si curò di nascondere un sospiro. La guerra era una realtà che apparteneva a un passato di più di quindici anni prima ma si era lasciata degli strascichi non indifferenti. E il fatto che il mondo esterno fosse sempre più caotico non invogliava i Nomadi ad aprire agli altri il loro unico rifugio spirituale. Era un po' triste, ma Liang per prima riconosceva che era l'unica cosa da fare. "L'Isola invece oltre ad essere un luogo di importanza storica, nonché un centro mondiale per il combattimento, è un posto piuttosto animato. Controllato e ordinato, certo, sicuramente più di altre città, ma se ne vedono comunque delle belle."
     
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    [110 Kao (#002B80): n° exp (14r20)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk= 650; Def= 850; Vel= 300




    La monaca lo esortò a salire in sella al bisonte, che scoprì chiamarsi Kombo. Kao si apprestò ad appoggiare un piede sul fianco peloso dell'animale, ma quando si diede la prima spinta si accorse che la sella era troppo in alto per lui e ricadde sul ghiaccio. Non si diede per vinto e provò ad aggrapparsi più saldamente, ma anche questa volta senza risultato. Non era mai stato un grande atleta, perciò aveva imparato ad aggirare questi piccoli problemi fisici grazie al dominio. Senza scomporsi saltò verso l'alto piroettando e venne con grazia sospinto fino alla sella dell'animale da una sottile colonnina d'acqua, che poi lasciò ricadere con uno spruzzo. Atterrato sulla groppa di Kombo guardò la donna con un gran sorriso, mentre lei gli chiedeva se sapesse dove andare e gli consigliava di visitare l'Isola di Kyoshi.
    L'Isola va benissimo! Non è il luogo natale dell'avatar Kyoshi? Il dominio della terra mi ha sempre affascinato, sono curiosissimo di vedere che succede al di fuori della mia distesa di ghiaccio! E, strada facendo, mi potrai raccontare del Tempio del Sud. Purtroppo la storia che ci insegnano a scuola non è così dettagliata come in realtà è! Voglio sapere tutto! Kao aveva capito che quello era un argomento importante e delicato, per Liang, ed era abbastanza deciso a saperne di più. Non per nulla i suoi amici l'avevano soprannominato "L'Impiccione". Ok, quindi è deciso. A Kyoshi!

    Edited by Rufus Loacker - 2/1/2013, 15:59
     
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    Rufus, stai dimenticando il conteggio dei post... devi tenerli sempre aggiornati per richiedere poi il denaro!
     
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    CITAZIONE (.Abigail. @ 2/1/2013, 15:40) 
    Rufus, stai dimenticando il conteggio dei post... devi tenerli sempre aggiornati per richiedere poi il denaro!

    Sapevo che stavo sbagliando ancora qualcosa :facepalm: Grazie mille!
     
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  10. Hachiky"myfairytales
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    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 4, notte


    [17.597 Liang (#0000FB): n° exp (17r50*)] [DENARO: 490 m NdA DEPOSITATO: 500 m NdA ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: nessuna, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)] Stats PG: Atk= 1.050; Def= 1.350; Vel= 300 + 15= 315 Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall





    Liang sorrise mentre, seduta tra il collo e la testa del bisonte volante, tirava le redini legate alle sue corna: sembrava proprio che avesse trovato un compagno di viaggio con un carattere affine al suo; la cosa le piacque, anche perché aveva smesso da tempo di credere nelle casualità. “Sentito, Kombo? Andiamo a Kyoshi! E tu tieniti forte, Kao. Le storie ce le teniamo per dopo.” L’animale cominciò a piegare le sei zampe e a dare potenti colpi di coda, poi si raddrizzò all’improvviso… e in un attimo si stava librando nell’aria, con una leggerezza che non avrebbe mai smesso di stupire la monaca. “Bel decollo, amico mio!” si complimentò, mentre si chinava in avanti per accarezzargli il capo. Poi, mentre tirava nuovamente le redini per fermare Kombo alla quota prescelta, si girò verso il nuovo compagno di viaggio, anche per controllare che fosse tutto a posto. Il bisonte smise di salire e continuò a volare in linea retta. “Questo, Kao, era un decollo praticamente perfetto, quindi spero che tu te lo sia goduto. Tutto bene, vero? Non è che voglia fare la parte della mammina, il tempo che trascorro al Tempio mi basta, però la gente ha le reazioni più disparate durante esperienze come il primo volo. Potrei raccontarti le storie più assurde, compresa quella del mio primo volo. Credo che dalle mie parti qualcuno la usi ancora come barzelletta.” Si accigliò leggermente al pensiero. “Oppure potrei semplicemente parlarti del Tempio del Sud e salvare così la faccia. In effetti penso che dovrei. Cos’è che vuoi sapere del Tempio? Ha una storia lunga secoli, quindi se è di storia che vuoi sapere dovrai fare una richiesta un po’ più specifica, o ci metteremmo il tempo per una traversata fino al Polo Nord.”
     
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    [130 Kao (#002B80): n° exp (1650)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300




    Il cuore di Kao si fermò. Un attimo prima era saldamente ancorato al ghiaccio polare, subito dopo stavano fluttuando nell'aria. La testa gli girava, cercava di guardare dappertutto intorno a sé mentre si teneva forte alla sella di Kombo. Per un momento non riuscì a sentire nulla, il vento e l'adrenalina l'avevano mandato davvero in confusione. Era tentato di tirare fuori il suo taccuino e disegnare lo spettacolo che si stagliava davanti ai suoi occhi ma non si fidò a staccare le mani dal solido appiglio. "Solo una volta ero riuscito a vedere l'orizzonte. Sul tetto di casa mia, mentre i miei genitori mi cercavano dappertutto. Ero estasiato dalle stelle, dal mare, dalla nebbia che nascondeva le montagne lontane... ma questo, questo è decisamente di più." disse mormorando, quasi a se stesso.
    Colse per un pelo le parole di Liang e le rispose con un sorriso a trentadue denti: "Oh, io sto benissimo! Anzi, non sono mai stato meglio! Comunque potresti raccontarmi degli avvenimenti dell'ultimo periodo, oppure potrei voler sapere qualcosa di te. Io sono un semplice ragazzo del sud, ma tu sei una viaggiatrice! Cosa ti porta a girovagare per il mondo? Che lavoro fai?"
    Kao interruppe per un momento la raffica di domande, accigliandosi. "Scusa, spesso non riesco a trattenere la mia curiosità. È stato uno dei motivi che mi hanno portato ad essere escluso dal gruppo dei miei coetanei ed ora quando incontro qualcuno di nuovo ho sempre paura di allontanarlo da me a causa di ciò. Non vorrei che succedesse anche con te." Improvvisamente i suoi occhi ebbero un guizzo e sul suo viso si disegnò un sorriso storto: "Ma mi devi raccontare almeno del tuo primo volo!"

    Perdonami se ci ho messo un po' a rispondere, ma ero assolutamente senza ispirazione. Una domanda: per il viaggio a Kyoshi basta fare un nuovo topic nel forum del RdT? Dovrebbe distare solo quattro quadretti, quindi in mezza giornata di volo ci si arriva. Scusami, ho ancora qualche dubbio :wacko:
     
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  12. Hachiky"myfairytales
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    Tutto corretto ^^ basta ricordarsi di chiudere questo post con il collegamento al successivo; appena vuoi passiamo a Kyoshi :) hai in mente qualche possibile sviluppo o andiamo all'avventura? E sta tranquillo per il 'ritardo' :)


    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 5, notte


    [17.647 Liang (#0000FB): n° exp (40r100*)] [DENARO: 490 m NdA DEPOSITATO: 500 m NdA ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: nessuna, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)] Stats PG: Atk= 1.050; Def= 1.350; Vel= 300 + 15= 315 Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall





    Liang rise a quell'ultima richiesta. "Non avrei dovuto parlarne proprio, vero? Vediamo, tanto per cominciare non sapevo da dove si salisse e ho cominciato provando ad arrampicarmi. Aggrappandomi al pelo della povera bestia che mi ha scrollata a terra, e direi che me la meritavo. Quindi ho provato a girargli intorno per salire dalla coda, ma ormai mi aveva presa in antipatia, perciò quando sono stata a portata di... 'codata', mi ha spazzata nei cespugli dietro di noi. Le monache avrebbero voluto aiutarmi ma erano troppo impegnate a tenersi la pancia dal ridere." Sorrise senza rendersene conto al ricordo. "A quel punto ho deciso che la cosa andava affrontata di petto: mi sono messa di fronte e gli sono saltata sulla testa, convinta che una volta in groppa il mio avversario si sarebbe rassegnato. Naturalmente mi è toccato aggrapparmi alle corna mentre lui scrollava la testa e non so come sarebbe finita se le monache non fossero finalmente intervenute." Probabilmente lei e il bisonte avrebbero combattuto quella battaglia fino al giorno dopo. "Dopodiché mi hanno spiegato come rimanere in sella e siamo partite. E lì per poco il mio viaggio non finiva prima di cominciare: mi sono sporta durante il decollo e mi hanno dovuta trattenere per le caviglie perché non cadessi di sotto alla prima virata. A quel punto la monaca che mi portava in sella mi ha fatto promettere di rimanere assolutamente immobile. Ma si è dimenticata di farmi promettere di stare anche zitta: non facevo che dire tutto quello che mi passava per la testa sul volo, sul percorso, su quello che vedevo sotto di noi, sul vento, gli uccelli, le nuvole... direi che dopo qualche minuto la mia guida aveva cominciato a pentirsi di avermi afferrata anziché lasciarmi cadere di sotto." Stavolta rise apertamente. “In definitiva come prima esperienza prometteva abbastanza male, ma quella volta mi sono resa conto di quanto amassi viaggiare. Lo amo ancora, sai, praticamente cerco sempre la scusa per farlo. Amo anche il mio Tempio, che è quello dell’Ovest, e il lavoro che faccio lì – per rispondere alla tua domanda di prima sono una maestra di dominio dell’aria – ma ogni tanto sento il bisogno di mettermi la mia bisaccia in spalla e partire insieme a Kombo. Per qualunque motivo e verso qualsiasi direzione. In effetti la destinazione non conta, è solo il viaggio che importa. Ma del resto è così per quasi tutti i Nomadi dell’Aria.” Corrugò leggermente la fronte: questo discorso in qualche modo la riportava alla prima domanda di Kao, quella a cui avrebbe preferito non rispondere. Ma del resto era una domanda in buona fede, che motivo aveva di rifiutare? “In realtà a volte penso che stiamo diventando un po’ troppo chiusi; la verità è che gli… attacchi di sedici anni fa ci hanno ricordato che il nostro stile di vita ha un prezzo e soprattutto che ci rende molto più diversi dal resto del mondo di quanto pensavamo di essere. Poi c’è la tecnologia che prende sempre più piede, e l’atmosfera restrittiva di molti luoghi del mondo… diciamo che ovunque ci giriamo vediamo sempre più motivi per starcene per conto nostro.” Emise un sonoro sospiro. “Ma basta parlare, sto tenendo un monologo! Ora, secondo il codice del buon viaggiatore, tocca a te raccontarmi qualcosa. Visto che è il tuo primo viaggio ti lascio scegliere l’argomento.” disse scherzosamente, poi tornò seria, ma senza smettere di sorridere. “Quanto alla curiosità, non direi che è una brutta cosa, di per sé. Basta saperla indirizzare nella direzione giusta, e stai pur certo che si impara, con il tempo e un po’ di buona volontà. E con questo ho elargito la mia perla di saggezza giornaliera. Noi monaci dobbiamo farlo almeno una volta al giorno, sai? No, è una sciocchezza; in generale è meglio cercare di far ridere le persone, piuttosto che istruirle. E’ più difficile, ma a lungo andare ha effetti più duraturi. Se tutti ridessimo un po’ di più il mondo sarebbe un posto migliore.”

    Ma che cavolo, ho scritto un papiro! O.O
     
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    [180 Kao (#002B80): n° exp (19r50)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300




    Il ragazzo ascoltò il racconto con un grande sorriso e, alla fine, rispose: "Beh, che posso raccontare? Ho un sacco di storie, ma quella più importante, quella che mi ha segnato di più è la storia di come ho battuto il grande Cane-orso polare che terrorizzava il mio villaggio." Il ragazzo si accomodò meglio sulla sella, assumendo una postura autoritaria. "Era diverso tempo che le nostre provviste invernali venivano depredate, senza che nessuno riuscisse a capire chi fosse la causa di quelle sparizioni. A lungo andare la fame si fece sentire e anziani e bambini si ammalarono, ma il problema non solo rimase, anzi, il cibo continuava a sparire in quantità sempre maggiori. I saggi del villaggio non riuscivano a capire di cosa si potesse trattare, ma io avevo notato, durante una delle mie escursioni, una traccia che portava ad una caverna di ghiaccio." Il tono di Kao si fece più sommesso, quasi misterioso. "Entrai nella grotta sul far della sera, seguendo la traccia con una torcia. Capii che ero nel luogo giusto vedendo il terreno coperto di avanzi di cibo mezzi morsicati, e ne ebbi la conferma quando vidi nella penombra un grosso corpo bianco e peloso. Ecco, davanti a me c'era l'occasione per dimostrare al villaggio che ero diventato uomo. Gli avrei postato un orecchio dell'animale come prova. Mi preparai allo scontro, strisciando dietro alla bestia, poi, con un colpo improvviso..." Kao bloccò la narrazione. Rimase immobile per un momento, con la bocca aperta, poi esclamò ridendo: "Oh, accidenti! Non son proprio capace ad inventare storie. Beh, questo era per dire che finora ho vissuto una vita piatta e monotona. Ed è proprio per questo che me ne sono andato, voglio vivere qualche avventura, voglio avere qualcosa di eccitante da raccont-CHE DIAMINE SUCCEDE LA' SOTTO?" Kao si sporse pericolosamente dalla sella, dimentico degli avvertimenti di Liang, indicando l'acqua sotto di loro, dove si intravedeva una grande forma scura che increspava minacciosamente la superficie dell'acqua.

    Direi che si va all'avventura :P e se va bene così direi che possiamo passare a Kyoshi. Vedi te come interpretare l'ombra scura, potrebbe essere qualsiasi cosa xD
     
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  14. Hachiky"myfairytales
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    [17.747 Liang (#0000FB): n° exp (26r80*)] [DENARO: 490 m NdA DEPOSITATO: 500 m NdA ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: nessuna, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)] Stats PG: Atk= 1.050; Def= 1.350; Vel= 300 + 15= 315 Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall




    Liang si unì alla risata di Kao. “Oh, accidenti! Non son proprio capace ad inventare storie.” disse lui tra le risate “Ma no, non era così male. Però l’inizio era un po’ troppo pomposo. La prossima volta che inventi usa un tono più modesto e vedrai che riuscirai a convincere un po’ di gente.” ribatté lei. “Beh, questo era per dire che finora ho vissuto una vita piatta e monotona.” Liang annuì comprensiva: era normale che alla sua età sognasse qualcosa di più del suo villaggio, tutti lo facevano anche se non tutti trovavano il coraggio di partire. Stava per farglielo notare a titolo d’incoraggiamento - sembrava un giovane uomo in gamba, ma sicuramente avrebbe avuto i suoi momenti difficili di lì a poco - quando lui iniziò ad urlare qualcosa che le sfuggì e si sporse quasi di tutto il busto dalla sella, senza badare al fatto che il minimo scossone o una ventata appena più forte lo avrebbero fatto finire senza dubbio a mollo nell’acqua gelida. Allarmata mollò le redini e si allungò verso Kao per afferrarlo strettamente per la giubba all’altezza della schiena. “Capisco la noia, ma ci sono passatempi migliori del suicidio. E di far morire d’infarto le persone, se è per questo.” Stava per aggiungere qualcosa sul buttarlo lei stessa in acqua la prossima volta che le faceva prendere uno spavento del genere, ma poi notò quello che il ragazzo stava guardando e che a lei era sfuggito. Non ebbe il tempo di aprire bocca che un sottomarino emerse dall’acqua. Kombo, sentendo il rumore di qualcosa di grosso che si muoveva, senza neppure guardare scattò verso l’alto a distanza di sicurezza. Liang strinse la sella con una mano per non essere sbalzata mentre con l’altra teneva ancora Kao, non sapeva nemmeno lei se per trattenerlo o per rassicurarsi dopo lo spavento improvviso. In un attimo però si riscosse e, rendendosi conto che se quello era un sottomarino militare il loro poteva sembrare un tentativo di fuga, riprese le redini del bisonte volante perché rallentasse la ritirata. Non diminuì però la distanza che c’era tra loro e il sottomarino, aveva i suoi buoni motivi per diffidare dei militari anche se non aveva fatto nulla di male. Per quello che la riguardava l’unico modo per avere a che fare con loro senza finire nei guai era stare a distanza, ma non abbastanza lontani perché pensassero di avere qualche motivo per lanciarsi all’inseguimento. Gli spiriti sapevano che non erano il tipo di persone a cui servisse granché come scusa. “Vediamo di essere prudenti fino a che non capiamo chi sono e cosa vogliono. Prima regola del buon viaggiatore.” mormorò a mezza voce. Il suggerimento valeva tanto per Kao quanto per se stessa.

    Chi c'è nel sottomarino? Liang faceva bene a preoccuparsi o si è presa uno spavento per nulla? Decidi tu :)
     
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    [230 Kao (#002B80): n° exp (11r20)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300




    Kao si sporse un poco, sorretto dalla stretta di Liang. Voleva capire chi potesse voler qualcosa da loro. Rimasero immobili su Kombo, mentre questi viaggiava parallelamente all'imbarcazione scura, dalla quale non proveniva alcun segno. Il ragazzo aguzzò gli occhi nella notte illuminata dalla luna. La sua vita prevalentemente notturna aveva acuito la sua vista in condizioni di poca luce, riuscì quindi a vedere che lo sportello della cabina si alzava. Ne sbucò un uomo vestito di scuro che si portò all'occhio un lungo cannocchiale. Questo movimento mise in mostra per un istante il simbolo che l'uomo portava cucito sulla casacca. Kao sgranò gli occhi, quella vista gli riportò alla mente scene di un paio di anni prima.
    Si girò subito verso la sua compagna di viaggio: "Pirati!" esclamò. "Stavolta non è una storiella: qualche anno fa il nostro villaggio venne pattugliato per diverse settimane da una nave che aveva questo stesso simbolo. Fortunatamente non attaccarono, anche se qualche volta scesero a terra in perlustrazione. I nostri dominatori sono sempre riusciti a scacciarli, ma non so quanto potremmo fare noi due da soli contro un intero equipaggio. Ci conviene scappare, e di corsa!
     
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