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@Les
.MESE -8, GIORNO 21, POST 7 ~ notte
~ colore dialoghi: #FF007F
~ exp: 174.970 (3r20)
~ denaro: 1500 mo (gioielli) + 4550 mo NdF +
~ abbigliamento: vestito lungo azzurro chiaro e bordato di argento. Sopra un cappotto in pelle blu, decorato con un bordo di pelo bianco. Capelli sciolti lungo le spalle, in testa un fermaglio decorato con una luna d'argento e un ciuffo di pelo bianco.~ armatura: D1 (off)
~ armi: pugnale (on)
~ abilità: fiamme blu, controllo dell'attacco B
~ mosse: scudo di fuoco, attacco combinato, schivata veloce, pioggia di fuoco, bastione di fuoco, scatto, inversione di potenza, resistenza, colonna di fuoco, rigenerazione, attacco a sorpresa.
~ stats:
Atk D. 1.800+50% (fiamme blu) = 2.700
Def D. 2.001+1/10 (armatura) = 2.201
Atk 549
Def 400+1/10 (armatura) = 440
Vel 390
EV 1.175/1.550
"An empire founded by war has to maintain itself by war"
"Si parte" fu l'ultima cosa che Iris sentì, prima che un dolore lancinante le togliesse il respiro. Basta! Non ce la faceva più a sopportare quella tortura! Si lasciò sfuggire una lacrima, il dolore era tale che non riusciva più a muoversi, le forze sembravano averla abbandonata e rimase immobile per alcuni minuti... ma la situazione non sembrava destinata a migliorare. La neve aveva cominciato ad alzarsi attorno a loro, mossa dal vento: intorno non si riuscivano più a scorgere i contorni degli iceberg, né la strada che stavano seguendo. Ogni minima asperità nel terreno faceva sobbalzare la slitta, causando una fitta dietro l'altra. Tre giorni. Avrebbe dovuto resistere solo tre giorni. Tre giorni... decisamente troppo. Iris era un soldato, ma il suo addestramento non era stato molto diverso da quello degli altri nobili. Sì... aveva fatto qualche prova di resistenza che le era sembrata terrificante... ma non era mai stata esattamente preparata ad affrontare una cosa del genere. Conosceva le cose più sulla carta, che per altro. Tentò di applicare le tecniche di meditazione che le avevano spiegato... ma lei aveva sempre odiato meditazione! Solo il disgusto all'idea di mostrarsi debole di fronte a una popolana, a una comune cittadina delle tribù, la tratteneva dallo scoppiare in lacrime. Ma le sue ferite erano serie e alla fine il suo orgoglio fu costretto a cedere. "Basta!" mugugnò, allungando una mano tremante in direzione delle redini alle quali era attaccato il grosso caneorso polare, mentre l'altra stringeva il petto. La ferita si era riaperta e ora continuava a sfregare contro il pesante cappotto in pelle.
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Le conseguenze |
