La Fuga

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  1. Silian
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    [exp 17.440 DÉSEFA #0082C3 (15r50x2)] [DENARO: 190 Mo RdT; DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: tunica e mantello ocra, cintura rossa] [EV: 495, ABILITA': *schivata veloce* ARMATURA: //, ARMI: aliante]

    Anno 2, Mese 8, Giorno 1 - Post 4 (apr) – Mattina/notte

    All’udire la voce del ragazzo alle sue spalle Désefa si girò di scatto con una piroetta ed osservò Kyorikou che, in effetti, era ancora nel corridoio. Tanto per cambiare scoppiò a ridere poggiandosi le mani sulle ginocchia, e continuò finché lui non fu uscito. Che aveva detto? Che tornava quella notte? Ma come, non si partiva subito? Smise di ridere ed incrociò le braccia sul petto. Dés cara, pensa ad una cosa alla volta. Prima le cose importanti. Raccolse la borsa e stappò il fiasco, tracannandone il soave contenuto. Avrebbe trovato un degno sostituto più tardi. Sempre sbevazzando tornò indietro nel tunnel fino a tornare nel magazzino, e lì si acciambellò nella sua tana di fortuna. Tra un pesce secco ed una sorsata sarebbero passate anche quelle ore. Dés mia cara, stai invecchiando: tempo fa non te ne saresti rimasta nuona buona ad aspettare che ti chiamano, o a quest’ora staresti ancora con le svitate al tempio …Brindisi alla gioventù che se ne va!!

    Un’eco distante svegliò la Nomade. Désefa aprì gli occhi, saltò in piedi in un baleno e stiracchiò la schiena. Di nuovo un suono. C’era gente nel tunnel. L’ora X era arrivata! Ba Sing Se, arriiivooooo…raccolse canticchiando la borsa –provvista di nuovo fiasco di birra- e si incamminò di soppiatto lungo il tunnel. Mano a mano che si avvicinava alla fonte del rumore il canto si fece più sommesso fino a sparire del tutto. Se quelli fossero stati soldati sarebbe stato meglio non farsi beccare, nevvero? Si aqquattò dietro una delle casse portate lì dal ragazzo, in attesa di vedere di persona chi fossero i nuovi arrivati, per il momento semplici ombre nell’oscurità…
     
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    [EXP 850 - Kyorikou - LIV 5 - (Teal): n° exp (31r100 )] [DENARO: Conto ABBIGLIAMENTO: maglietta a maniche lunghe blu, abito lungo aperto lungo i fianchi a maniche corte azzurro con bordi bianchi, pantaloni blu, stivali grigi, collana di ossa piatte di pesce] [EV: 800, ABILITA': -- ARMATURA: -- ARMI: --]

    Anno 2, Mese 8, Giorno 1 - Post 1 – Notte

    Finalmente era arrivata notte fonda! La guardia della loro casa se ne era andata alla caserma.
    Kyorikou, ancora sveglio, si recò nella camera dei suoi genitori, che fingendo come il figlio di dormire, aspettavano di salutarlo. Il ragazzo, nonostante avesse sedici anni e su quelle pelli non ci stesse più, si mise tra i suoi genitori, in un ultimo abbraccio di addio.
    Scese al piano di sotto e al centro della casa, dominò un piccolo scivolo a chiocciola che sbucò in un tunnel preesistente. Questo tunnel lo avevano scavato il maestro Korom insieme agli altri maestri. Esso portava alla stanza segreta dove Kyorikou aveva detto agli altri dominatori che avrebbero trovato Dèsefa.
    La loro velocità nel dominare era davvero sorprendente, nel giro di pochi minuti dalla partenza delle guardie dalle case dei dominatori, avevano già concluso. L'acqua in eccesso che dominavano scendeva lungo un canale che la portava ad una cascata lontano dalla città che cadeva direttamente in mare.
    Tale cascata essendo una meta conosciuta dai visitatori del Polo, non avrebbe dato nell'occhio.
    I genitori di Kyorikou, Kala e Koimar, videro loro figlio buttarsi in quello scivolo e sparire ai loro occhi e se non avesse avuto fortuna, forse anche per sempre. Nonostante questo gli lasciasse l'amaro in bocca, sapevano che per il figlio era questa la cosa migliore e con un sorriso sincero per loro figlio ma spento per loro, richiusero la via dalla quale loro figlio se ne era andato.
    Il giovane dominatore si diresse verso la stanza sepolta in mezzo ai ghiacci incrociando per il tunne anche altri suoi coetanei e alcuni ragazzini di non meno di dieci anni, il maestro infatti non volle permettere ai più giovani di scappare, sarebbero rimasti al Polo con i genitori e avrebbero reso meno evidente la scomparsa di tanti giovani.
    Arrivato nella stanza i suoi compagni avevano intonato uno dei tanti canti della loro tribù, trasportando anche i maestri nel loro canto. Quando entrò il canto finì presto e il maestro Korom gli rivolse la domanda che tutti avrebbero voluto fargli: "Kyorikou, dov'è la tua amica dominatrice dell'aria? Perchè non è qua?"
    Non lo so Maestro Korom, dovrebbe essere qua, probabilmente è tornata in magazzino per prendere le cose che vi aveva lasciato. Come vi ho detto ho lasciato il passaggio aperto per lasciarla respirare. Comunque sono sicuro che è qua da qualche parte! rispose un po' preoccupato, quindi iniziò a chiamarla dalla porta che aveva lasciato aperta Dèsefa! Dèsefa! Sono Kyorikou, stiamo per partire Sentì alle sue spalle dall'alto di alcune casse un risolino. Non c'erano dubbi, l'aveva trovata.

    Edited by Nesheit - 21/9/2015, 12:19
     
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  3. Silian
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    Anno 2, Mese 8, Giorno 1 - Post 5 (apr) – Mattina/notte

    Ad un tratto, il brusio dei nuovi venuti cessò. Al suo posto si levò un canto come Dés non ne aveva mai sentiti. Non di quelli che si facevano a Ba Sing Se durante le feste, che ti mettevi a bere ed a ballare appena iniziava. Nemmeno di quelli che cantavano quando schiattava qualcuno, ed allora più che cantare piangevano tutti e ti veniva voglia di buttargli addosso le tegole per non starli a sentire. Anche nei Templi cantavano, ma non aveva mai imparato le parole perché le sembravano così noiose…ma loro erano diversi. Le armonie erano strane e belle, come se glie le avesse dettate l’Oceano insieme alla Luna durante il Solstizio d’inverno. Le parole si confondevano nell’eco che veniva dalle pareti. Désefa stette zitta ed immobile, ascoltando con insolito rispetto quelle voci nuove per lei. E poi tutto cessò come era iniziato.

    Tornarono le voce profonde di uomini adulti, ed una domanda. La Nomade. Cercavano lei. E poi anche la voce di Kyorikou. Che nome lungo che aveva! La testa corvina della Nomade fece capolino dalla cassa. “Allora, si parte si o no?” chiese con l’aria di chi si sente a casa sua, infilandosi con nonchalance tra gli uomini vestiti di pelli come se facesse parte del gruppo da secoli, fissando con curiosità e senza l’ombra di un po’di deferenza l’uomo più vecchio del gruppo. "Quanti anni hai? Sembri più vecchio di mio nonno, anzi, anche di più..." lo apostrofò con impertinenza e poi, rivolto a Kyo "Ce ne hai messo di tempo...".
     
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    [EXP 950 - Kyorikou - LIV 5 - (Teal): n° exp (53r200 *100x2* )] [DENARO: Conto ABBIGLIAMENTO: maglietta a maniche lunghe blu, abito lungo aperto lungo i fianchi a maniche corte azzurro con bordi bianchi, pantaloni blu, stivali grigi, collana di ossa piatte di pesce] [EV: 800, ABILITA': -- ARMATURA: -- ARMI: --]

    Anno 2, Mese 8, Giorno 1 - Post 2 – Notte

    "Ce ne hai messo di tempo..." gli disse Dèsefa con fare seccato.
    "Dèsefa, cerca un po' di moderarti, l'anziano a cui hai dato del vecchio, è il mio maestro di dominio Korom, uno dei dominatori dell'acqua più potenti della tribù!" le rispose sussurrando tra i denti Kyorikou.
    "Kyorikou, la tua amica nomade è veramente molto particolare." disse il maestro al ragzzo, poi continuò rivolto alla ragazza "Giovane ... Dèsefa, giusto? Io sono Korom, maestro di dominio dell'acqua e ho molta esperienza, data la mia elevata età." disse eludendo la domanda. Quindi iniziò il discorso per i suoi allievi: "Cari giovani, questa notte partirete e lascerete la vostra casa, i vostri affetti, la vostra vecchia vita. Con le vostre barche raggiungerete il regno della terra, dove, sebbene vi troverete ancora in territorio nemico, potrete trovare luoghi di pace e libertà, rispetto a questi vostri ghiacci natali. Quando arriverete il mio consiglio è quello di organizzarvi in gruppi non troppo numerosi e disperdervi per il regno della terra, in cerca di un luogo dove vi possiate poi rifugiare tutti una volta incontrati di nuovo come stabilirete. In questo viaggio, non avrete più gli insegnamenti dei vostri maestri, ma l'esperienza sarà la vostra nuova maestra. Diffidate dalla gente potenzialmente astuta o pericolosa, come mercanti o guardie, ma anche dalle persone più ingenue, nella loro ingenuità potrebbero tradire un vostro segreto con un vostro nemico. Non lasciate i più giovani soli. Non scordate le vostre origini. Non fatevi offuscare la mente dai pregiudizi. Meditate nei momenti difficili, perchè gli spiriti a voi cari vi diano la saggezza necessaria a superare le vostre difficoltà. Se riuscirete a diventare abbastanza forti, se avrete abbastanza alleati, voi sarete la nostra speranza di libertà. So che nei vostri cuori, già ora prima della partenza, desiderate tornare. Non tornate sconfitti, tornate come liberatori!" Così concluse e nel volto di ognuno, si riusciva a leggere la completa aderenza alle parole del maestro, nonostante il forzato silenzio.
    Persino Dèsefa era rimasta in silenzio ad ascoltare, forse per noia, forse per rispetto.
    Il maestro quindi dominò in breve, insieme agli altri maestri, il tunnel che avrebbe portato alle navi e uno scivolo ad acqua che stava trasportando le casse dolcemente sulla superficie dell'acqua fino alla stanza a livello del mare.
    Mentre i maestri continuavano a dominare lo scivolo ad acqua per le casse, Dèsefa si introdusse tra i pacchi che scendevano. I maestri cercarono di fermarla ma lei si era già buttata a tutta birra lungo lo scivolo, usando il dominio dell'aria per andare sempre più veloce ridendo come un'ossessa Yuhhh...uhhh! Questo si che è uno spasso Ghiaccioli! La cosa migliore da quando sono qui!.
    Kyorikou sul momento si mise a ridere della ragazza, pensando poi che anche lui non avrebbe disdegnato una discesa dallo scivolo, ma ora si trovava al fianco di Kaima, la ragazza di cui era segretamente innamorato, con cui stava organizzando di partire sulla stessa barca.
    Arrivarono alla stanza a livello del mare. Decisamente più ampia della stanza superiore e del magazzino, aveva ormeggiate in un basso lago sei grandi navi a vela da venti posti ciascuna. Ci sarebbero stati tutti perfettamente.
    Dèsefa intanto arrivava e con un velocissimo balzo oltrepassò le casse contro cui stava andando a sbattere e si pose vicino a Kyorikou.
    Quando anche l'ultima cassa fu nella stanza a livello del mare, i ragazzi avevano finito di portare a bordo le altre e i maestri li raggiunsero. Quindi questi iniziarono a dominare il ghiaccio in acqua facendo sprofondare le barche fino a galleggiare come in mare aperto e scavarono nel ghiacciaio un corridoio che permettesse alle navi di uscire dal lago e andare nel mare aperto.
    Con l'acqua in sovrabbondanza produssero una folta coltre di vapore che oscurò l'intero Polo.
    Molto bene! Ora potete partire ragazzi! Andate e vivete liberi, se potrete tornate a farci partecipi della vostra libertà! Disse il maestro Korom dopo che tutti si fossero imbarcati sulle navi.
    Quindi un po' col dominio, un po' con i grandi remi, i giovani dominatori dell'acqua volsero verso l'uscita. La nave di Kyorikou, di Kaima e di Dèsefa davanti a tutte le altre.
    Entro breve raggiunsero la fine del tunnel, sbucando in mare aperto, lontano dalla città e immersi nel vapore. Lentamente spiegarono le vele e il dolce vento che spirava li portava lontano verso le coste del regno della terra. Si volsero un ultima volta verso le loro case. Addio.

    CITAZIONE


    Edited by Nesheit - 21/9/2015, 12:19
     
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