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.SPOILER (click to view)continuo io, Iss può intromettersi quando vuole, tanto non si trova alla scuola
MESE -8, GIORNO 21, POST 5, mattina
[(#FF007F) EXP 101.330 (25r80x2)][DENARO: 1495 mo + ABBIGLIAMENTO: vestito lungo azzurro chiaro e bordato di bianco. Sopra un cappotto in pelle blu, decorato con ciuffi di pelo bianco. Capelli sciolti lungo le spalle, in testa una spilla decorata con il simbolo delle TdA][EV: 1.000, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: /]
Un movimento scorto con la coda dell'occhio fece voltare Iris, e fu allora che notò che la sua protesta aveva ottenuto molte più adesioni del previsto. Nel gruppo le era parso perfino di riconoscere Leda. Iris era confusa, lei per prima: non pensava che ci fosse tutta quella gente stufa delle lezioni. Nemmeno nella Nazione del Fuoco sarebbe riuscita a istigare una classe a quel modo contro l'insegnante... la società delle Tribù dell'Acqua era molto più strana del previsto. Forse il Capo Leon non aveva avuto una cattiva idea a suggerirle di studiarla... certo, c'era modo e modo per "suggerire", ma quello che stava vedendo, a differenza di quello che aveva leto, sembrava interessante.
"Basta! Chiamo la direttrice se non la smettete!" strillò la donna, ormai in preda alla confusione. Le tipiche minacce del perdente: solo chi non è in grado di combattere si rivolge a un'autorità superiore. "Non c'è niente che la direttrice possa fare" rispose Iris, sia all'insegnante che alle sue compagne. "Ho informato il Capo Tribù Leon delle condizioni in cui siamo costrette in questa scuola, e sono sicura che al più presto la direttrice riceverà notizie da parte sua. Mi sorprenderebbe se non le togliesse il suo incarico" specificò Iris, sicura di sé. Non vedeva l'ora che succedesse, era tanto felice di poter finalmente dire quanto le passava per la testa che non sentiva nemmeno più il dolore delle ferite.
Quelle guardie non l'avrebbero fermata... non avrebbero osato far del male alle altre ragazze... ma d'altra parte Iris sapeva bene che incitare le folle portava molto spesso a un disordine totale e non poteva tollerarlo: tendeva ad apprezzare il rispetto per l'autorità, perché molto spesso era lei, l'autorità... se fossero uscite da quell'aula la situazione avrebbe potuto degenerare. Si divincolò dal resto del gruppo e raggiunse il centro dell'aula, affinché tutte potessero vederla. "Ragazze, un po' di attenzione per favore!" esclamò in tono deciso. Non era la prima volta che si trovava a fare un discorso del genere, si era trovata ancora ad arringare a soldati e veterani di guerra che la consideravano solo una mocciosa viziata. Un gruppo di ragazzine non la spaventava minimamente.
"Quello che succede in questa scuola è contrario a qualsiasi norma civile. Non possiamo andare avanti così, ma non ci comporteremmo meglio di loro se ignorassimo che non spetta a noi decidere come risolvere la questione. Aspettiamo la risposta e le direttive del Capo Tribù. Solo allora daremo loro quello che meritano. Nel frattempo rimaniamo qui, possiamo ritenerci comunque libere di non prestarci a queste pratiche disumane" disse, sinceramente convinta della proprie parole, mentre tornava a sedersi. Non aveva altro da dire, e se qualcuna avesse protestato conosceva un metodo rapido ed efficace per zittirla. Lanciò un'occhiata perplessa in direzione di Leda... tra tutte lei era l'unica dalla quale non si sarebbe mai aspettata una simile reazione. Era inutile: più tempo passava con i dominatori dell'acqua meno li capiva.
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Issunboushi .
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SPOILER (click to view)scusate per l'attesa ^.^''
[EXP Kei: 790 (#0000C3)] [DENARO: 170m TdA] [ABBIGLIAMENTO: Tunica e pantaloni azzurri, cappotto blu scuro con bordi in pelliccia bianchi, guanti bianchi con pelliccia all'interno.] [EV: 700 ARMATURA: no. ARMI: no]
Mese: -8, Giorno: 21, Post: 15, Mattina
"Eccola là!"
Disse Khalu all'improvviso, indicando un insospettabile portone con appesa sopra una piccola insegna quadrata con inciso un fiore piuttosto elaborato.
"Dà quasi l'impressione che il proprietario non voglia farsi trovare..." borbottò Kei tra sé e sé.
"Allora? Entriamo?"
Kei annuì e tirò la maniglia. Appena il portone si aprì il ragazzo venne investito da un'ondata di odori diversi.
Una rapida occhiata confermò che quella era un'erboristeria: la stanza, pressapoco delle dimensioni di una delle aule della scuola, era tappezzata di scaffali, tavoli e vasi pieni di piante fresche e secche, semi, radici e preparati di ogni genere.
L'anziana proprietaria comparve da dietro una specie di libreria e squadrò i due ragazzi.
Kei alzò una mano in un'accenno di saluto.
"Ehm... salve"
"Salve"
Gracchiò la donna, e si diresse senza fretta verso il bancone.
"Cosa vi serve?"
Kei lanciò un'occhiata all'amico, che lo aspettava a braccia conserte vicino alla porta, e fece qualche passo incerto verso il bancone.
"Mi... mi servirebbe della cariofilla... un unguento per le scottature"
La donna alzò un sopracciglio.
"Cariofilla..."
Si inoltrò nella giungla di scaffali e ne riemerse una ventina di secondi dopo con un vasetto di vetro contenente una poltiglia verdognola.
"Ecco qua. Ti serve altro?"
"N-no no, mi serve solo quello"
"Sono 300 monete"
Kei tuffò una mano nella borsa, frugando tra le pergamene alla ricerca del borsellino... sempre sotto lo sguardo interrogativo dell'erborista.
"Aha! Eccolo qua!"
Vuotò cautamente il contenuto sul bancone e contò quanto aveva.
Una morsa gelida gli si serrò sul cuore quando si accorse che non aveva abbastanza soldi.
*170... e adesso come faccio? potrei tornare a casa a prenderne altri... no, ci metterei troppo... magari mi farà uno sconto? impossibile... come faccio??*
Un tintinnio di monete lo riscosse dai suoi pensieri.
"Ecco qua. Insieme a queste dovrebbero bastare"
Si voltò di scatto e vide Khalu che gli faceva l'occhiolino.
La donna avvicinò il gruzzolo a sé.
"10, 20, 30, 50... 300. Perfetto"
Kei si sentì più leggero di almeno una ventina di chili. Se Khalu non fosse stato un ragazzo l'avrebbe baciato.
Afferrò il vasetto e, dopo aver controllato che fosse ben chiuso, lo infilò nella borsa.
"Grazie mille! Arrivederci!"
Si diresse a grandi passi verso la porta. Una volta fuori aspettò Khalu per ringraziarlo.
"Ti devo un favore"
Il ragazzo scoppiò a ridere.
"Già. Avresti dovuto vedere la tua faccia"
Kei arrossì e distolse lo sguardo.
"Comunque fatti vivo di tanto in tanto! è un secolo che non ci si vede!"
"S-si, certamente! Ora però devo scappare. Grazie ancora!"
Si voltò e si mise a correre in direzione della scuola.
*Forse faccio ancora in tempo*
[-170 monete -> 0 (500 in banca)]
{Righe: 25, EXP: 80}. -
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[EXP Leda (darkorange): 12.190 (18r50)x2] [DENARO: 650 TdA DEPOSITATO: no ABBIGLIAMENTO: Tunica e pantaloni di un colore azzurro-grigio con i bordi bianchi. Guanti blu scuri e pellicce bianco-marroni.] [EV: 1100, ABILITA': dominio del sangue ARMATURA: no, ARMI: no]
MESE -8, GIORNO 21, POST 5, mattina
Iris prese la parola e chiarì la situazione: il Capo tribù era stato contattato dalla principessa e, a quanto pareva, l'insegnate rischiava il suo lavoro. Leda guardò le due donne, facendo scorrere lo sguardo dall'una all'altra. Le pareva un po' esagerato... le lezioni era mortalmente noiose, certo... ma per il resto la docente non aveva fatto nulla di male.
Incrociò le mani sul petto e si mise ad ascoltare con attenzione la dominatrice del fuoco, che nel frattempo si era spostata nel centro dell'aula per potersi far vedere da tutte.
La ragazza andò avanti col suo discorso. "Certo che se la cava niente male, con le parole" pensò stupita Leda, rendendosi conto solo in quel momento che quella principessa, probabilmente, aveva già fatto lunghi monologhi nella Nazione del Fuoco. Quando quella finì di parlare, la dominatrice dell'acqua ci rifletté sopra un attimo e decise che forse era la soluzione migliore. Se fossero uscite di lì non l'avrebbero passata liscia, Capo Tribù d'accordo o meno. Lemme lemme se ne tornò al suo posto e si lasciò cadere con pesantezza sulla sua pelle di animale. "E adesso che faccio? Va bene, niente lezione... ma restare chiusi qui per un'ora, se non di più, non mi pare quest'idea eccitante" si disse, guardandosi attorno.
Altre ragazze si erano sedute, scontente e scocciate, mentre un piccolo gruppo di allieve era ancora fermo davanti alla porta, guardando malissimo l'insegnante che sembrava aver recuparto il senno. Leda sbuffò e gridò loro con voce sardonica: *Ma dai, su! Vi pare il caso di stare lì a fare le belle statuine? Tanto tra un po' ce ne andiamo, questo è poco ma sicuro... e al massimo, potremmo fare qualche esercizio per riscaldarci* aggiunge con un ghigno che le si formava sul viso al pensiero di quello che avrebbe detto la vecchia docente davanti alla prospettiva di un combattimento tra donne.
EXP: 12.290. -
(Master) .
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MESE -8, GIORNO 21, mattina
Esercizio per riscaldarsi? La situazione aveva abbondantemente superato ogni limite, la povera insegnante aveva ormai chiaro che non sarebbe riuscita a riprendere il controllo della classe, non a parole, non da sola... c'era solo una soluzione alla quale potesse ricorrere, anche se l'idea non la entusiasmava. Si avvicinò alla porta, attirando con un cenno l'attenzione delle guardie. "Controllate che nessuno si metta a giocare con il dominio, per favore" disse con aria esasperata: non si fermò nemmeno a guardare se avevano capito, infilò dritta il corridoio, quello che portava all'ufficio della direttrice.
***
"E' intollerabile!" Sibilò l'anziana direttrice, camminando a passo deciso verso l'aula dell'altra donna. L'insegnante le stava dietro a fatica, incespicando imbarazzata... ma era la prima volta che le succedeva, non aveva mai avuto problemi del genere, tutte le studentesse di quella scuola erano state educate in famiglie benestanti e conoscevano il loro posto, sapevano rispettare chi era lì per affinare la loro cultura.
***
Iris alzò lo sguardo sulla porta, vedendo entrare la direttrice, ma non si alzò. "Non permetterò a questa megera di usarmi come cavia per dimostrare le sue tecniche a un gruppo di mocciose che non hanno mai usato prima il dominio" precisò in direzione della donna. La direttrice non prese bene quella risposta. "Fuori di qui!" strillò, guadagnandosi un'occhiata di sufficienza da parte di Iris. "Ho avvisato il Capo Leon, riferendogli come mi trattate... quindi fareste meglio a cambiare metodi, o mi vedrò costretta a chiedergli di chiudere questa scuola" aggiunse, sicura di sè. Ne era fermamente convinta... peccato solo che il Capo Tribù non condividesse il suo punto di vista.
Non passò molto tempo, prima che Riku tornasse da Iris con la risposta di Leon, risposta che la invitava a non contestare la direttrice, alla quale riconfermava la sua più totale fiducia. Iris non la prese bene, come non prese bene l'espulsione: odiava quella scuola e se ne sarebbe allontanata volentieri, ma aveva un accordo, un accordo che le permetteva il privilegio di esercitarsi con il suo dominio, se si fosse applicata allo studio. A nulla servirono le sue proteste, né le sue scuse smossero l'anziana direttrice, ormai stufa della confusione che la giovane dominatrice del fuoco aveva causato.
Fortunatamente la donna non venne mai a conoscenza di quello che era successo durante l'ultima luna piena, Iris tenne ben celato il suo segreto, la sconfitta che aveva miseramente subito... pur mantenendo la convinzione che, con la dovuta pratica, sarebbe riuscita a resistere, a umiliare la dominatrice dell'acqua... dopo la segnalazione dell'insegnante anche Leda passò il suo pessimo quarto d'ora a sentirsi prediche su come dovrebbe comportarsi una dominatrice, una donna degna delle Tribù. Furono espulse entrambe, e dovettero lasciare la scuola assieme... ma Iris aveva ancora un conto in sospeso con Leda.
Edited by (Master) - 9/9/2012, 14:17. -
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Continua in "Le conseguenze". .
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