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~ ANNO 22, MESE 4, GIORNO 5, pomeriggio ~
[EXP Tarniq (steelblue): EXP 10.530 (30r100*2)] [DENARO: // DEPOSITATO: // ABBIGLIAMENTO: tunica blu dal taglio tradizionale, cappotto blu con collo in pelliccia, capelli raccolti in una mezza coda e decorati con perline blu] [EV: 400, ABILITA'://, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]
Stats PG: Atk D.=1100 ~ Def D.=900 ~ Vel=300
MOSSE DI SCUOLA (DEKI):
-Archi d'acqua
Il dominatore muove le mani le braccia in circolo, formando archi d'acqua, taglienti come lame, che feriscono l'avversario.
Atk *** Def 0 Vel 20
EFFETTO: può essere usata una sola volta per combattimento, se l'attacco ha effetto l'avversario subisce 400 danni diretti ai suoi EV
-Getto fulmineo (mossa a stretta distanza)
Come mossa disperata, il dominatore indirizza rapidamente un potente getto d'acqua verso il nemico.
Atk 80 Def 0 Vel ***
EFFETTO: può essere usata una sola volta per combattimento
-Spine di ghiaccio (mossa a stretta distanza)
Il dominatore, raccolta una grande massa d'acqua, indirizza il getto verso il nemico, per poi trasformarlo in tante schegge di ghiaccio.
Atk 80 Def 80 Vel ***
EFFETTO: può essere usata una sola volta per combattimento
-Scudo liquido
Il dominatore si circoda di un immenso muro d'acqua che lo protegge dalla maggior parte degli attacchi.
Atk 0 Def *** Vel 10
EFFETTO: può essere usata una sola volta per combattimento
ABILITA':
- riposo del guerriero
Tarniq utilizza il dominio del sangue per impedire ai contendenti di scagliare attacchi letali.
Attacco: // Difesa: // Velocità: //
EFFETTO: L'abilità può essere utilizzata solo di notte. Nei combattimenti in cui il PG è coinvolto, nessuno potrà utilizzare mosse che abbiano valori Atk *** e/o Vel ***. All'inizio del combattimento il PG deve dichiarare se l'abilità è attiva o meno e l'impostazione non può essere modificata fino al termine del combattimento.
PNG:
Kyiarik: #a2c7e4
Karyn: plum
Chongkun: orange
Hakoda: yellow
Parker gray
Zaira: crimson
Meng: forestgreen
"Hai un momento?" chiese Tarniq. Ormai conosceva il giro dei feriti che Karyn faceva ogni giorno e si era fermato ad attenderla di fronte all'ultima delle abitazioni. "Certamente" rispose, abbozzando un sorriso imbarazzato. "Volevo rigraziarti ancora per le alghe caramellate, io e Koraq abbiamo apprezzato. Soprattutto Koraq, a cui pare che lo zucchero faccia strani effetti, perché poi non è più riuscito a tenere la bocca chiusa un momento... ma tra le tante cose ne ha detta una che mi ha dato da pensare." disse il dominatore dell'acqua, avviandosi lungo la strada e facendo segno all'altra di seguirlo. "Mi piaci, Karyn, e probabilmente avrei dovuto dirtelo prima, ma ho cercato di ignorare quello che provo perché penso non sia giusto nei tuoi confronti: non rimarrò al villaggio ancora a lungo. Finalmente le cose si stanno muovendo in città, tra un paio di settimane dovrò ripartire e non so quando riuscirò a tornare. Koraq e i ragazzi del turno di guardia hanno insistito perché te lo dicessi e, in fondo, ho pensato che non avevano tutti i torti, almeno adesso sai perché mi comporto come un idiota quando ci sei in giro tu" scherzò, stringendosi nelle spalle. "Capisco" rispose lei tristemente, distogliendo lo sguardo e lasciando Tarniq assai perplesso: "eh... io non molto: ho detto qualcosa di sbagliato? Se ti ho offesa, mi dispiace." si premurò. "No, è... niente" rispose lei, abbassando lo sguardo senza aggiungere altro. "Vuoi che me ne vada?" propose Tarniq, sempre più confuso da quella reazione. La ragazza esitò un lungo istante, poi si gettò verso di lui, stringendolo in un abbraccio che lo colse del tutto di sorpresa, almeno quanto le lacrime e i singhiozzi della giovane. Un'anziana che passava di lì con del pesce preso al mercato allungò l'occhio, studiando i due con sguardo sospettoso. Superato il primo istante di sorpresa, il dominatore dell'acqua ricambiò affettuosamente l'abbraccio, accompagnando la giovane verso una stradina un po' più riparata dagli sguardi dei curiosi "ti riaccompagno a casa" decise, facendo strada attraverso i vicoli in direzione dell'abitazione della giovane, ma lei si fermò, opponendo resistenza. "Voglio venire con te. In città." riuscì finalmente a dire lei tra i singhiozzi. L'espressione di Tarniq si rabbuiò mentre valutava quell'opzione: "allora è ufficiale: tuo padre mi ammazza. Per il mio funerale niente cerimonie tradizionali, please: sono deprimenti..." scherzò, strappandole un mezzo sorriso tra le lacrime. Non aveva considerato quell'opzione, dando per scontato che la ragazza sarebbe rimasta al villaggio e lui sarebbe tornato al suo lavoro... ma in effetti, l'opzione che Karyn decidesse di seguirlo cambiava tutto. All'improvviso si ritrovò a valutare seriamente quell'opzione. L'appartamento in città era sufficientemente grande perché potesse ospitarla finché avesse voluto, ammesso e non concesso che dopo gli attacchi degli spiriti fosse ancora in piedi, ma quello che lo preoccupava davvero era l'idea di esporre una ragazza cresciuta e vissuta in un paesino come quello alla vita di New Republic City. Era tutt'altro che rose e fiori. "Ascolta... se è questo che ti preoccupa posso portarti dove vuoi, ma ti prego, basta lacrime: mi fai sentire un vermeformica al pensiero di averti ridotta così" disse, cercando inutilmente un fazzoletto da porgerle. Lei si asciugò rapidamente le lacrime con la manica del cappotto, poi gli schioccò un bacio sulla guancia "grazie!" disse, tirando su con il naso. Tarniq trattenne un sospiro, aveva la netta sensazione di stare facendo un torto a quella ragazza... d'altra parte il discorso di Koraq aveva senso, in fondo non spettava a lui decidere. Se Karyn avesse voluto andare in città, che fosse stato tramite lui o in altro modo, ci sarebbe comunque riuscita. Forse, così, sarebbe almeno riuscito a tenerla al sicuro... sembrava quasi nobile, sorvolando sul fatto che quell'opzione lo interessava personalmente.
"Non affrettiamo le cose, comunque. Non me ne andrò domani: hai tutto il tempo per pensarci... il mio appartamento è sufficientemente grande per tutti e due, o se preferisci posso trovartene uno altrove" offrì lui. "Voglio stare con te" rispose lei, decisa. Tarniq si concesse un sorriso "ti amo" disse, baciandole affettuosamente i capelli, "anch'io" ammise lei con un sorriso imbarazzato.
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