Il villaggio

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    yes, e valgono anche le pagine del regolamento


    MESE 3, GIORNO 2, POST 7, sera

    [(#FF007F) EXP 50.230 (25r160)][DENARO: 1500 mo RdT, 500 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosa, taglio semplice, capelli raccolti in uno chignon][EV: 1.250, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1, ARMI: pugnale]



    Jyu, che per diversi minuti non aveva fatto altro che tentare di accendere il fuoco, quando finalmente Iris aveva avviato le fiamme non era sembrato particolarmente felice, anzi, sembrava quasi preoccupato. Iris lo fissò perplessa. C'era forse qualche minaccia della quale non si era accorta? Provò a seguire lo sguardo del ragazzo, cercado di capire cosa fosse, che improvvisamente aveva attirato la sua attenzione. Eppure non c'era niente. Non una foglia che si muoveva, non un minimo rumore.

    "Che ti prende?" chiese, preoccupata da quella reazione improvvisa e inaspettata. Lui subito si ricompose, ostentando una tranquillità che non aveva. "Emh, e così sarebbe una dominatrice del fuoco? Bene bene bene... E da, emh, da quanto questa disgrazia?" borbottò, in un tono talmente convinto che era difficile dubitare fosse sincero. Iris si alzò di scatto, ferita e offesa da quelle parole. Come poteva permettersi di parlare a quel modo del fuoco, l'elemento superiore? "Saper dominare il fuoco non è una disgrazia! Almeno non quanto dominare ciottoli e sporcizia varia!" sbottò, incrociando le braccia con fare seccato "di quello sì che ci sarebbe da vergognarsi!" aggiunse.

    Se un dominatore del fuoco avesse osato esprimersi in quel modo l'avrebbe sicuramente sfidato a un Agni-Kai, ma Jyu non si meritava tanto: era solo un povero sprovveduto del Regno della Terra, non sapeva nemmeno controllare a dovere il suo dominio e la sua lingua. Non valeva certo la pena di sporcarsi le mani per lui. All'improvviso un sospetto le balenò per la mente. La sua reazione era stata davvero esagerata per uno che non aveva niente da nascondere, e se... "sei uno di quei ribelli ingrati che vorrebbero vedere morto il Signore del Fuoco, vero?" chiese, ma in realtà era una domanda retorica, perché aveva già deciso che le cose stavano effettivamente così.

    "Non sapete fare altro che lamentarvi, la Regina Hamy non si è mai interessata al suo popolo, eppure nessuno ha mai alzato un dito contro di lei! Il Signore del Fuoco ha rimesso in piedi la vostra economia, ricostruito difese ed eserciti, vi ha liberati dalla criminalità organizzata che stava affliggendo le vostre città, e tutti a prendersela con lei perché non domina i vostri preziosi ciottoli!" esclamò, calciando uno dei sassi che Jyu aveva usato per tentare di accendere il fuoco, in direzione del ragazzo. "Siete solo dei vigliacchi ipocriti!" aggiunse, squadrandolo con odio. E adesso? Avrebbe dovuto andarsene? Era sicuro rimanere assieme a un ragazzo che era un potenziale assassino?

    Non riusciva a credere alla sua sfortuna: l'unica persona lì intorno in grado di condurla dove voleva, era una delle persone che la volevano morta! Ma magari anche con lui sarebbe bastata qualche moneta per risolvere il problema...
     
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    MESE 3, GIORNO 2, POST 7, SERA.

    [EXP Jyu (#FF7F50): 6430 (15r 100) ] [DENARO: 0 monete NdF, 0 monete TdA, 500 monete RdT, 0 monete NdA. DEPOSITATO: 0 monete NdF, 0 monete TdA, 500 monete RdT, 0 monete NdA. ABBIGLIAMENTO: lunga tunica color verde, fermata da una cintura del medesimo colore ma dalla tonalità più scura. Sotto ha una sottotunica marrone scura; ha anche pantaloni lunghi di color beige e una bandana che gli cinge la fronte. Indossa delle calzature.] [EV: 800, ABILITA': Dominio del Metallo, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]


    La giovane, per tutta risposta, scattò in piedi: per riflesso, anche lui si alzò di scatto, per avere in tal modo una migliore chance nel caso lei avesse voluto tentare chissà che cosa. Si ritrovò così a girare a mezz’aria il bastone infilato dentro al porco: in altre situazioni forse quell’aspetto sarebbe risultato comico, ma era evidente che nessuno dei due avesse voglia di ridere in quel momento.

    Zuri d’altra parte non sembrava volersi limitare a quel semplice gesto: non contenta, prese ad insultare lui ed i suoi fratelli del regno, elencando i presunti benefici che la conquista del regno della terra da parte della nazione del fuoco aveva apportato a quelle terre. Terminò il tutto lanciandogli contro un sasso con disprezzo.

    Jyu si rimise con calma a sedere: infuriarsi ulteriormente sarebbe solo stato inutile e non avrebbe contribuito ad appianare le divergenze. Ammesso che ciò fosse possibile: la ragazza non pareva una persona molto incline al dialogo, tutt’altro. Egli comunque prese a fissare il fuocherello scoppiettante, e dopo qualche istante di silenzio prese a dire:


    «È vero: il sovrano precedente non era un granché; dal punto di vista economico, probabilmente il regno naviga in acque migliori.»


    A quel punto, però, riprese a fissare la donna con durezza.


    «Ma c’è una cosa che la regina di prima sapeva darci e che invece c’è stato strappato dagli invasori: prima, potevamo dirci un solo popolo, seppur crogiolo di molteplici tradizioni. Oggi, invece, gli unici ad essere considerati esseri degni del titolo di “uomo” sono i nostri conquistatori.»


    Ritornò a fissare il falò, ostentando a quel punto una finta indifferenza mista a distacco.


    «Ma non mi aspetto che una ragazzina viziata, figlia del barbaro invasore, possa comprendere qualche cosa che vada più in là del profitto e della guerra. Il signore del fuoco rimarrà per sempre odiato fino a quando penserà stoltamente di poter conquistare i cuori della gente con l’oro ed i suoi derivati.»


    A quel punto tacque, non aveva altro da dire; rimase a controllare la cottura dell’animale.

     
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    MESE 3, GIORNO 2, POST 8, notte

    [(#FF007F) EXP 50.430 (35r200)][DENARO: 1500 mo RdT, 500 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosa, taglio semplice, capelli raccolti in uno chignon][EV: 1.250, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1, ARMI: pugnale]



    Jyu non reagì. Tornò a sedersi e rimase in silenzio per alcuni istanti. Iris non riusciva a capire: era tanto pronto ad offendere indiscriminatamente tutti i dominatori del fuoco e poi si arrendeva così, senza dire una parola? Possibile che fosse tanto vigliacco da non esitare un solo istante a dimenticare quello in cui credeva, pur di non dover combattere? Iris si lasciò cadere a sedere sulla roccia, profondamente delusa dall'atteggiamento del suo compagno di viaggio.

    "È vero: il sovrano precedente non era un granché" ammise il giovane, riguadagnandosi qualche punto di stima da parte di Iris. Magari il suo comportamento era dovuto semplicemente al fatto che aveva appena realizzato quanto puerile e inutile fosse l'atteggiamento del suo popolo. Sorrise, felice di essere riuscita a far comprendere il suo punto di vista a un dominatore della terra. Forse non erano tutti ottusi e bigotti come sembravano, c'era ancora qualche speranza di convertirli in un popolo civile.

    In quel momento Jyu alzò lo sguardo, incrociandolo con quello di Iris. Era uno sguardo duro e severo, che fece rapidamente passare a Iris la voglia di sorridere. "Ma c’è una cosa che la regina di prima sapeva darci e che invece c’è stato strappato dagli invasori" chiarì lui con determinazione, blaterando assurdità su uomini e popoli. Credeva davvero che i suoi concittadini si fossero ribellati per una questione di terminologia? Poteva un popolo scadere tanto in assurdità del genere? Iris aggrottò la fronte: non riusciva a trovare un solo motivo sensato dietro a quelle rivendicazioni.

    Jyu abbassò lo sguardo, per tornare a concentrarsi sul cinghiale che stava cucinando. "Non mi aspetto che una ragazzina viziata, figlia del barbaro invasore, possa comprendere" spiegò con la pacatezza dell'indifferenza più completa. "Non sono viziata!" esclamò Iris, offesa a morte "tu non hai idea di quello che ho passato!" esclamò, trattenendosi con uno sforzo evidente dal prenderlo a palle di fuoco per quell'affermazione. Non era lui che era stato cacciato dalla sua nazione solo perché si era innamorato della persona sbagliata, non era lui che aveva perso suo padre per colpa di stupidi motivi politici e di sicuro non era lui a sentirsi tutti i giorni le chiacchiere di chi pensava di poter governare meglio, senza avere la più pallida idea di cosa stava dicendo. Ma non fece parola di quello che le passava per la testa: avrebbe significato dovergli rivelare chi fosse in realtà, e sapeva che a quel punto avrebbe potuto scordarsi la sua guida fino a Makapu.

    Sbuffò. Per qualche centinaio di monete in più avrebbe potuto facilmente farlo stare zitto, era la soluzione migliore per entrambi. "Il Signore del Fuoco rimarrà per sempre odiato fino a quando penserà stoltamente di poter conquistare i cuori della gente con l’oro ed i suoi derivati" la ammonì Jyu. A quelle parole Iris si bloccò, rinunciando al proposito di comprare il suo silenzio. Era incredibilmente irritata dal modo in cui il ragazzo sembrava aver intuito quello che le passava per la testa, mentre a lei il modo di ragionare degli abitanti del Regno della Terra continuava a rimanere del tutto oscuro.

    Le tornarono alla mente le parole di Kuro, che le aveva suggerito di ascoltare di più quello che chiedeva il popolo. Era quello che aveva fatto: volevano denaro, ricchezze ed era quello che avevano ricevuto. Che avessero già cambiato idea? Sbuffò ancora, seccata. Era frustrante dover seguire gli interessi di gente tanto volubile. La verità era che forse nemmeno loro sapevano cosa volevano. "Visto che la sai tanto lunga... secondo te cosa dovrebbe fare il Signore del Fuoco per ottenere l'approvazione dei tuoi concittadini?" chiese in tono di sfida. Improbabile che un cittadino qualunque del Regno della Terra riuscisse dove avevano fallito lei e i suoi generali, se non altro avrebbe potuto divertirsi un po' alle spalle di quel giovane presuntuoso.
     
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    MESE 3, GIORNO 2, POST 8, NOTTE.

    [EXP Jyu (#FF7F50): 6530 (15r 50) ] [DENARO: 0 monete NdF, 0 monete TdA, 500 monete RdT, 0 monete NdA. DEPOSITATO: 0 monete NdF, 0 monete TdA, 500 monete RdT, 0 monete NdA. ABBIGLIAMENTO: lunga tunica color verde, fermata da una cintura del medesimo colore ma dalla tonalità più scura. Sotto ha una sottotunica marrone scura; ha anche pantaloni lunghi di color beige e una bandana che gli cinge la fronte. Indossa delle calzature.] [EV: 800, ABILITA': Dominio del Metallo, ARMATURA: nessuna, ARMI: Spada della vita]


    La ragazzina ovviamente non se ne stette silenziosa e cheta a prendersi la ramanzina -non che comunque Jyu se lo fosse aspettato: era decisamente troppo irrequieta per mandare giù un rospo di quelle dimensioni- invece scattò su, rivendicando chissà quali mali passati della sua giovinezza.


    *Oh si, senza dubbio: avrà patito fame e solitudine come non mai…*


    Pensò sarcasticamente, guardandosi bene tuttavia dall’esprimerlo ad alta voce: ella sembrava già decisamente nervosa e poco incline al dialogo, fare battute sul suo conto non avrebbe permesso assolutamente un miglioramento della situazione. D’altra parte, non sarebbe stato affatto piacevole viaggiare con una al seguito pronta a scaldarsi per ogni parola fuori del suo ordinario.

    Ma a quanto pareva la disputa era ben lungi dal potersi dichiarare conclusa: con un’ultima domanda, simile al colpo di coda che lanciano per vendetta le serpi quando schiacci loro la testa, ella tentò di mettere politicamente in difficoltà il ragazzo. Non era tuttavia possibile una cosa del genere: Jyu veramente non si intendeva di politica, per cui rispose semplicemente:


    «Probabilmente, andandosene e restituendoci la nostra libertà. A quel punto, chiunque in questa nazione sarebbe disposto a volergli bene.»


    Un erudito politico sarebbe sicuramente inorridito di fronte a tale risposta, giudicandola semplicistica e mancante l’obbiettivo; era curioso accorgersi come i più alti paladini della democrazia in rappresentanza del popolo alla fine ritenessero di saperne di più del popolo stesso che erano chiamati a rappresentare.

    Uno sfrigolio attirò l’attenzione del dominatore: il grasso dell’animale stava iniziando lentamente a colare già nel fuoco, segno che mancava veramente poco alla cottura ultimata. Adesso si presentava il secondo problema: con sé non aveva un coltello per saggiare lo stato di preparazione della pietanza ed in seguito distribuirla.


    *hum, potrei sfruttare il dominio del metallo per… No, meglio di no!*


    Sarebbe stata, in effetti, la soluzione più semplice: estrarre dalle pietre circostanti le parti in metallo e plasmarle a mo’ di lama. Ma già si era esposto stupidamente quando aveva catturato il cinghiale, rivelando il suo dominio alla prima persona che passava: non doveva scoprire tutte le sue carte, non si poteva mai sapere. Quindi, chiese alla donna:


    «Hem, avreste un coltello? Senza di esso non sono in grado di sincerarmi dello stato della cena.»

     
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    MESE 3, GIORNO 2, POST 9, notte

    [(#FF007F) EXP 50.710 (28r160)][DENARO: 1500 mo RdT, 500 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosa, taglio semplice, capelli raccolti in uno chignon][EV: 1.250, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: nessuna]



    Iris sbuffò. "Vedo che ci capisci di politica quanto di arte del combattimento" ribatté seccata. Sapeva bene che se avesse fatto ritirare l'esercito, nel Regno della Terra sarebbe scoppiato il caos più completo. Ogni governatore con un minimo di ambizione, vedendo finalmente il campo libero, avrebbe arruolata un pugno di mercenari e massacrato i suoi avversari pur di prendere il potere. Era successo nella Nazione del Fuoco, che era molto più civile, chissà cosa avrebbero potuto combinare quei villici rozzi e sanguinari, per un po' di potere... senza contare che avevano già dimostrato di non sapersi amministrare a dovere: da quando governava il Regno della Terra aveva scoperto che la loro gestione consisteva e si limitava nel compilare fogli su fogli, descrivendo tutto quello che facevano e concretizzando ben poco.

    Era rimasta sconvolta dall'inefficienza di quel sistema, e ancor più dalle reazioni dei governatori del Regno della Terra quando aveva proposto di bruciare tutte quelle inutili scartoffie. Dopo una serie di interminabili contrattazioni aveva intuito che quelle scartoffie avevano per loro un valore inestimabile, e aveva concesso loro di tenersele a patto che da quel momento in poi i governatori si occupassero di governare la città prima, e riempire fogli dopo. Le cose sarebbero andate per il meglio se il popolo non avesse iniziato a ribellarsi in nome di una libertà che non avevano mai avuto ma che allimprovviso sembrava fondamentale. Era servito a ben poco sostituire il suo esercito con mercenari del Regno della Terra, migliorare le loro condizioni di vita e lasciare che mantenessero costumi e tradizioni. La sola idea che i suoi uomini avessero sconfitto quella barzelletta che nel Regno della Terra chiamavano esercito li spingeva a un odio profondo e irrazionale nei suoi confronti. "Come se fossi colpevole per la loro inettitudine" si disse, ancora irritata dalla risposta semplicistica e dalle insinuazioni del ragazzo.

    Jyu intanto aveva ripreso a controllare la cena, e con sguardo attento studiava l'animale, quasi volesse chiedergli se era pronto. Fissò la cena con aria perplessa per qualche istante "Hem, avreste un coltello? Senza di esso non sono in grado di sincerarmi dello stato della cena" chiese, rivolgendosi a Iris. "Certo che ce l'ho un coltello, non sono mica sprovveduta come te" pensò seccata. Tipico degli abitanti del Regno della Terra pensare al superfluo, e dimenticarsi dell'indispensabile: non solo non era previdente, ma il suo dominio era evidentemente troppo scarso anche per riuscire a forgiare un rudimentale coltello da tutti i massi che li circondavano. Si era trovata davvero una guida patetica. Infilò una mano sotto alla tunica, raggiungendo facilmente l'impugnatura del proprio pugnale "vedi se questo ti va bene" disse, scagliando con forza l'arma verso il ragazzo.

    (A.furtivo *lancio secco A* atk=330+20+40+30=420)
    Mirò a un braccio: non voleva ucciderlo né combattere, ma era convinta che qualche graffio gli avrebbe insegnato un po' di prudenza e di rispetto per il lavoro altrui.
    SPOILER (click to view)
    puoi evitare l'attacco furtivo o diminuire i valori di attacco a tuo piacimento perché in questa situazione non potrei usarlo ;)
     
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    MESE 3, GIORNO 2, POST 9, NOTTE.

    [EXP Jyu (#FF7F50): 6760 (15r 50) ] [DENARO: 0 monete NdF, 0 monete TdA, 500 monete RdT, 0 monete NdA. DEPOSITATO: 0 monete NdF, 0 monete TdA, 500 monete RdT, 0 monete NdA. ABBIGLIAMENTO: lunga tunica color verde, fermata da una cintura del medesimo colore ma dalla tonalità più scura. Sotto ha una sottotunica marrone scura; ha anche pantaloni lunghi di color beige e una bandana che gli cinge la fronte. Indossa delle calzature.] [EV: 800, ABILITA': Dominio del Metallo, ARMATURA: nessuna, ARMI: Spada della vita]


    Per tutta risposta alla sua innocente domanda, la ragazza si comportò esattamente come lui si sarebbe aspettato da una dominatrice del fuoco: anziché porgere con gentilezza, o perlomeno con garbo l’utensile richiesto, glielo scagliò direttamente contro senza tanti complimenti!

    Per un momento il ragazzo pensò a come afferrare al volo la lama senza ferirsi: creare un muro di pietra che fosse andato a frapporsi tra lui e l’arma? No, troppo scenografico; forse con una sua colonna di terra? Macché, anche quello era da escludere. Era oramai sul punto di gettarsi semplicemente di lato, quando il destino o chi per lui lo aiutò.

    Un istante prima di essere colpito, ecco che un’ombra saettò davanti a lui, emettendo un grido straziato che poco aveva di umano quando la lama affilata lo prese in pieno. Jyu sussultò per lo spavento: uno stupidissimo pipistrello, attratto dalla luce del falò, aveva deciso di andare insetti proprio lì!

    Quella sì che era una fortuna sfacciata. Facendo buon viso a cattivo gioco, il giovane sorrise e disse con una punta di ironia:


    «Oh, vi ringrazio per avermi salvato da questa bestiaccia. Sarà un ottimo antipasto.»


    Eh si: la sua vendetta non si sarebbe limitata a quella piccola frase di scherno; era deciso a fargliela pagare per l’affronto a quella donna. Avrebbe cucinato a puntino anche la bestia volante e pi gliela avrebbe offerta come succulento piatto tipico. Tutte balle ovviamente, ma la soddisfazione di prendersi una rivincita non aveva prezzo.

    Sfilò l’oggetto dalla carcassa del piccolo mammifero e, pulitolo alla bell’e meglio sulla tunica -a dire il vero alquanto fangosa; chissà, magari anche quel’aspetto poteva essere un ulteriore aggiunta allo scherzo- si diede da fare per saggiare la cottura del suino. Oramai mancavano solo pochi minuti, e i due avrebbero potuto cenare.


    *Prima però l’antipasto tipico.*


    Si disse malignamente. Sbuzzò il pipistrello, ponendolo vicino al fuoco affinché le fiamme bruciassero la peluria; quando divenne bello depilato e rosolato, lo offrì con un gran sorriso a Zuri, esclamando raggiante con una faccia di bronzo mai vista prima:


    «Questo è un piatto tipico delle nostre terre: il pipistrello pelato. Vuole favorire?»


    SPOILER (click to view)
    XDXDXD
     
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    MESE 3, GIORNO 2, POST 10, notte

    [(#FF007F) EXP 51.160 (22r100)][DENARO: 1500 mo RdT, 500 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosa, taglio semplice, capelli raccolti in uno chignon][EV: 1.250, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: nessuna]



    Quante probabilità c'erano che qualcosa finisse in mezzo alla traiettoria del pugnale? Eppure uno stupidissimo topo volante sembrava aver deciso di prendersi gioco delle statistiche e si era divertito a suicidarsi per il gusto di risparmiare qualche graffio al ragazzo. Uno squittio straziante annunciò che l'animale aveva esalato il suo ultimo respiro. Non che fosse un male liberarsi di una bestiaccia del genere, ma non era quello che Iris aveva intenzione di fare un quel momento. Normalmente l'avrebbe punito per essersi intromesso nei suoi piani... però ormai era morto, in che modo avrebbe potuto punirlo? Lanciò al cadavere un'occhiata carica di disprezzo, rassegnata all'idea di dover rinunciare alla giusta vendetta.

    Jyu non sembrava altrettanto seccato, anzi era quasi felice di quella preda inaspettata "Oh, vi ringrazio per avermi salvato da questa bestiaccia. Sarà un ottimo antipasto" esclamò, raccogliendo l'animale da terra. Iris sgranò gli occhi. "Antipasto? Non avrà mica intenzione di mangiarselo?" si chiese, osservando perplessa il ragazzo che rosolava l'animale sul fuoco. Jyu sembrava molto soddisfatto dalla sua creazione culinaria, quasi fosse una rara prelibatezza "Questo è un piatto tipico delle nostre terre: il pipistrello pelato. Vuole favorire?" propose il ragazzo, offrendo l'animale con un gran sorriso.

    Certo, la presentazione non era un granché per lei che era abituata a ben altri stili di vita, ma se era davvero un piatto tipico così amato... chi più di lei era degna di assaggiarlo? "Grazie" rispose felice: finalmente il ragazzo sembrava essersi deciso a trattarla a dovere, ricambiò il sorriso e prense lo spiedo che lui le porgeva. Era una vergogna che in tutti i banchetti ai quali aveva partecipato nessuno avesse pensato di informarla su un piatto così famoso! Portò l'animale alla bocca, ma prima di addentarlo si bloccò. Era strano. Perché nessuno gliene aveva mai parlato? Aveva passato mesi a girovagare nel Regno della Terra e conosciuto gente di ogni classe sociale. Com'era possibile che nessuno di loro le avesse mai nominato quel piatto tipico? Un sospetto si insinuò nella sua mente, e allontanò lo spiedo dalla bocca. Sfilò l'animale e lo tranciò in due alla meno peggio.

    "Credo sia giusto fare a metà" disse, infilando una delle due parti sullo spiedo, e restituendo il tutto al ragazzo. Era decisa a non assaggiare niente finché Jyu non avesse mangiato per primo: se aveva intenzione di avvelanarla sarebbe dovuto morire con lei.
     
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    [EXP Jyu (#FF7F50): 6860 (15r 100) ] [DENARO: 0 monete NdF, 0 monete TdA, 500 monete RdT, 0 monete NdA. DEPOSITATO: 0 monete NdF, 0 monete TdA, 500 monete RdT, 0 monete NdA. ABBIGLIAMENTO: lunga tunica color verde, fermata da una cintura del medesimo colore ma dalla tonalità più scura. Sotto ha una sottotunica marrone scura; ha anche pantaloni lunghi di color beige e una bandana che gli cinge la fronte. Indossa delle calzature.] [EV: 800, ABILITA': Dominio del Metallo, ARMATURA: nessuna, ARMI: Spada della vita]


    *Acc…! Dann…! Maled…!*


    Imprecò tra sé e sé il ragazzo del regno della terra quando la sua “ospite” espresse il desiderio che fosse prima lui a servirsi della “succulenta” pietanza: probabilmente doveva aver intuito che si trattava di uno scherzo un po’ perfido e aveva deciso, maglina qual sicuramente era, di ricambiare il favore.

    La cosa lo schifava alquanto: la povera bestia sì brutalmente assassinata e malamente cotta era decisamente uno degli animali meno commestibili sulla faccia del pianeta. Era risaputo che, a causa dell’alimentazione, le sue carni erano dure come il ferro, poco nutrienti e soprattutto avevano un saporaccio di quelli che non si scordano tanto facilmente.


    *Maledetta! Metterò anche questo tiro gobbo sul suo conto!*


    Era tuttavia deciso a fare buon viso a cattivo gioco: se si fosse, infatti, rifiutato di assaggiare, ella avrebbe avuto conferma dei propri sospetti, o addirittura la sua mente malata avrebbe potuto partorire un assurdo piano, nel quale egli tentava di avvelenarla per chissà quale recondito ed oscuro motivo!


    *Magari, lei potrebbe pensare che io sia un sicario incaricato di ucciderla!*


    L’assurdità della cosa era troppo divertente, tanto che gli scappò un sorrisetto, abile dissimulazione della nausea che provava al sol pensiero di dover assaggiare quella “cosa” che solamente un malato di mente avrebbe potuto definire pietanza. Fu così che, per fugare ogni sospetto, disse con tono gioviale:


    «Uh, vi ringrazio, ma non era necessario disturbarsi.»


    Staccò quella che si sarebbe potuta alla lontana -molto alla lontana a dire il vero- definire coscia e se la mise sotto i denti, sgranocchiano con una falsa aria di piacere stampata in faccia.

    Non c’erano parole per descrivere la scena: in quel momento, Jyu avrebbe detto che qualche buontempone gli avesse riversato in gola una sostanza fangosa e maleodorante, condita con resti animali in via di putrefazione. Il tutto a forma di palla gommosa ed indigeribile, che più veniva masticata e più si ingrossava, rendendo praticamente impossibile la deglutizione.


    *Qualcuno mi aiuti! È una tortura!!*


    Esclamò la coscienza del ragazzo, ormai sull’orlo di una crisi di nervi, mentre sulla sua faccia continuava a permanere quell’espressione falsa e sorridente.


    «Delizioso! Non ne volete un po’ anche voi?»


    Riuscì a biascicare nei confronti della donna, cercando di vincere la nausea oramai prossima.

     
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    MESE 3, GIORNO 2, POST 11, notte

    [(#FF007F) EXP 51.300 (7r40)][DENARO: 1500 mo RdT, 500 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosa, taglio semplice, capelli raccolti in uno chignon][EV: 1.250, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: nessuna]



    Jyu non si fece pregare e subito prese l'animale che Iris gli offriva, mangiandolo con gusto. "Sto diventando davvero paranoica" pensò Iris, mentre il ragazzo la invitava ad assaggiare. Annusò perplessa: la bestiola emanava un odore acre non particolarmente invitante, ma se Jyu ne era tanto entusiasta non poteva essere male come sembrava. Addentò la carne del pipistrello. Era terribilmente dura, ma in fondo era normale per un piatto tipico del Regno della Terra... se non altro era saporita.

    Provò a masticare ancora per un po', ma più insisteva più sembrava chiaro che non sarebbe andata giù tanto facilmente. Alla fine rinunciò, sputando il boccone in mezzo al fuoco. "Hai sbagliato la cottura" disse scuotendo la testa con aria saccente. Il cinghiale sembrava ormai pronto, e Iris lo indicò. "Che ne dici se passiamo a quello?" chiese, aspettando di essere servita.

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    MESE 3, GIORNO 2, POST 11, NOTTE.

    [EXP Jyu (#FF7F50): 6960 (15r 100) ] [DENARO: 0 monete NdF, 0 monete TdA, 500 monete RdT, 0 monete NdA. DEPOSITATO: 0 monete NdF, 0 monete TdA, 500 monete RdT, 0 monete NdA. ABBIGLIAMENTO: lunga tunica color verde, fermata da una cintura del medesimo colore ma dalla tonalità più scura. Sotto ha una sottotunica marrone scura; ha anche pantaloni lunghi di color beige e una bandana che gli cinge la fronte. Indossa delle calzature.] [EV: 800, ABILITA': Dominio del Metallo, ARMATURA: nessuna, ARMI: Spada della vita]


    *Tu sapessi che cosa ho sbagliato!*


    Pensò rabbiosamente tra sé il giovane: per un momento, vedendo la ragazza addentare il pipistrello, aveva sperato che ella cascasse nel tranello del piatto tipico ed ingenuamente si mangiasse la bestiola senza colpo ferire. Purtroppo non andò così: anche lei lo trovava repellente, benché non avesse palesemente notato lo scherzo maligno che v’era dietro.


    *Meglio assecondarla: ciò mi darà altre chance per vendicarmi.*


    Decise di seguire le indicazioni: sputò senza tanti complimenti in direzione della riva del fiume il pezzo d’animale che stava ancora masticando, centrando in pieno un innocente e povero granchio; la bestiola protestò vivacemente per l’affronto subito, facendo un rumore minaccioso con le proprie chele.


    *Hum, sarebbe niente male come antipasto: e questa volta per davvero!*


    Rifletté Jyu; come se gli avesse letto nella mente, il crostaceo si affrettò ad allontanarsi, immergendosi nel fondo fangoso del rivo per sottrarsi così alla probabile cattura. Adesso, non rimaneva che distribuire tra i due conviviali il suino, adeguatamente tagliato in porzioni consone all’appetito.

    Il ragazzo afferrò l’asta sulla quale era infilzato il mammifero e la tolse da sopra il fuoco; pose per terra un’estremità di essa, piantandola al suolo sì che l’asta fosse inclinata in diagonale. A quel punto, servendosi del coltello offerto dalla dominatrice del fuoco, incise le carni del prelibato cinghiale e iniziò ad affondarvi la lama.

    Era decisamente cotto a puntino: il metallo scivolava sino in profondità senza incontrare alcun tipo di resistenza, sembrava quasi come affettare del burro caldo tanto erano tenere le carni. Il problema dei piatti venne presto risolto: una pedata sul terreno, ed ecco che un paio di sassi vennero ridotti a dischi piatti su cui porvi il cibo.


    «Ecco qua.»


    *Sperando ti vada di traverso.*


    Disse il giovane, allungando una porzione a Zuri e condendo il gesto con il successivo gentil pensiero.

     
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    MESE 3, GIORNO 2, POST 12, notte

    [(#FF007F) EXP 51.400 (21r100)][DENARO: 1500 mo RdT, 500 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosa, taglio semplice, capelli raccolti in uno chignon][EV: 1.250, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: nessuna]



    Il dominatore della terra sputacchiò il suo prelibato antipasto in direzione del fiume, lasciando Iris alquando perplessa... aveva pensato che gli piacesse, evidentemente dopo che gliel'aveva fatto notare doveva essersi accorto anche lui che il pipistrello non era cotto a dovere.

    Jyu fissò per qualche istante il punto in cui aveva sputato il pezzo di carne, come se a quel punto desiderasse riprenderlo per mangiarselo, ma subito sembrò cambiare idea e tornò ad occuparsi della loro cena. Prese l'animale dal fuoco, lo affettò con il coltello e lo servì in due piatti ricavati con il suo dominio. Iris prese il piatto che le era stato porto, anche se in realtà un piatto senza tavolo e posate serviva a ben poco, tanto valeva mangiare direttamente la carne.

    Una cosa però attirò l'attenzione di Iris: il piatto sembrava di buona fattura. Possibile che un dominatore così mediocre riuscisse a plasmare la pietra con tanta abilità? Ma il profumo della carne bastò a distoglierla da quel pensiero: afferrò la fetta che aveva nel piatto e la addentò con gusto. In fondo il ragazzo non era del tutto inutile come sembrava, almeno sapeva cucinare meglio di Bart. Il suo sguardo si rabbuiò al ricordo del viaggio insieme a quella specie di animale travestito da nomade. Chissà che fine aveva fatto. Probabilmente ucciso dal suo esercito, o da uno dei suoi "amici". Era difficile che fosse sopravvissuto a lungo da solo, vista la sua incompetenza in combattimento.

    Si accorse di essere rimasta silenziosa per un po', e depose l'osso dell'animale nel piatto, spostando finalmente lo sguardo sul ragazzo. Aveva già dimenticato l'affronto subito, e con lo stomaco pieno si sentiva particolarmente allegra. "Hai detto che sei di Omashu, vero?" chiese, cercando di ricordare le poche parole che si erano scambiati fino a quel momento. "Ho sentito dire che il vostro sistema postale è il più efficiente dell'intero Regno della Terra. Hai mai visto il sistema di smistamento in azione? Come funziona?" chiese tutto d'un fiato.

    Era incuriosita dai sistemi efficienti, e già si preparava a pensare come implementare le idee del Regno della Terra nel suo esercito. Purtroppo non aveva ancora avuto il tempo di visitare la città di persona, né ne avrebbe avuto a breve. Quell'incontro casuale poteva rivelarsi davvero utile in fondo.
     
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  12. Aang
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    [ EXP: 0 Nome Pg:Kazuhiko (#573A00): n° exp:0 ] [ DENARO:300 Ndf DEPOSITATO:700 Ndf ABBIGLIAMENTO: kimono lungo e nero fino alle caviglie e sotto di esso un gonnellino con tante pieghe verticali come in stile samurai anch'esso nero e sul capo un jingasa di bamboo ] [ EV:300, ABILITA':nessuna, ARMATURA: nessuna ARMI:Okatana [110cm]]



    Dopo che Kazuhiko ebbe lasciato la capitale della nazione del fuoco cominciò a viaggiare con l'obbiettivo di poter migliorare le sue doti di spadaccino, per questo motivo decise di dirigersi nella zona popolata dalle tribù delle paludi, aveva sentito dire che quella zona fosse abitata da creature leggendarie,*creature leggendarie?* pensò Kazuhiko *fantastico, quale posto migliore per affinare le proprie abilità nel combattimento che una zona paludosa abitata da creature mistiche?*, l'idea di potersi battere con tali creature non solo non lo spaventava affatto, ma lo rendevano felice * scommetto che queste creature sono dotate di una forza strabiliante, non vedo l'ora di combattere contro una di esse* stringendo forte i pugni mentre li teneva sollevati all'altezza del petto e un'evidente espressione di felicità quasi sul punto di piangere per la gioia decise che non poteva esserci posto migliore per poter iniziare la sua avventura, e così fu.
    Tutta via il giovane Kazuhiko si rivelo essere non solo molto coraggioso, ma anche molto sprovveduto, infatti non solo decise di andare in una zona abitata da strane creature ma ci andò senza nemmeno portarsi dietro una qualsiasi mappa della zona, la sua fortuna, o meglio il suo stomaco se non altro gli fecero ricordare che andando in terra straniera avrebbe potuto aver di bisogno di parecchi viveri per sopravvivere e infatti furono l'unica cosa che si porto dietro oltre alla sua okatana.
    Prima di partire si soffermo davanti ad una pozza d'acqua che riflettendo la sua immagine gli fece notare che quel suo abbigliamento dava troppo nell'occhio in quella determinata zona, così riposti i suoi vestiti in una tasca laterale ben nascosta del suo bagaglio si cambiò con qualcosa di meno appariscente che trovo li per li,un kimono lungo e nero fino alle caviglie e sotto di esso un gonnellino con tante pieghe verticali in stile samurai anch'esso nero, riguardandosi meglio vide che qualcosa ancora non andava,i suo capelli, erano un evidente segno della sua appartenenza alla nazione del fuoco *cosa posso fare adesso?* disse tra se e se *non mi resta che slacciarlo, va be pazienza, non posso correre un rischio così alto, la mia copertura andrebbe sicuramente a monte* pensato questo allora con un gesto delle mani lo sciolse, fu allora che i suoi lisci capelli si disterò completamente *accidenti, così lunghi?* fu tale la sorpresa in Kazuhiko nello scoprire di aver portato dei capelli così lunghi per tutto quel tempo che fissò la sua immagine riflessa per qualche istante, dopo di che scuotendo il capo ritorno in se, si mise un jingasa di bamboo e sali abbordo del mezzo che lo avrebbe portato a destinazione.
    Purtroppo per lui gli inconvenienti iniziarono già durante il viaggio, infatti a causa della sua copertura e di quei lunghi capelli fu spesso scambiato per una ragazza dato che il suo volto era tenuto nascosto dal jingasa inclinato in avanti, ma si fece forza, *non far saltare la tua copertura, non far saltare la tua copertura, non far saltare la tua copertura, non far saltare la tua copertura* solo continuandosi a ripetere quelle frasi in mente riusci ad arrivare a destinazione senza troppi problemi.
    Finalmente dopo qualche giorno di viaggio arrivò, era talmente preso dal poter diventare ancora più forte che senza il ben che minimo indugio si inoltrò nella palude.
    Il tempo passava e il sole era calato da parecchio ormai, e chiedersi per quale motivo non si era portato dietro una stramaledetta mappa oltre a tutti quei viveri era il suo pensiero fisso, *è tardi ormai, mi conviene trovare un posto dove accamparmi e riprendere il mio percorso domani mattina con tutta questa vegetazione e la poca luce non si capisce dove vado*
    il suo cammino continuò per un'altra ora prima di avvertire un odore diverso dal solito ammorbante odore presente in quella palude*carne?* pensò lui *impossibile, che ci sia qualcun'altro nei dintorni ?" allora fermato il passo e chiusi gli occhi si concentrò su ogni possibile rumore *se c'è odore di carne cucinata dovrei percepire anche il suono dello scoppiettio del fuoco,................. eccolo ci siamo* aveva percepito il suono di un fuoco e iniziatosi a dirigersi verso di esso poté scrutare anche la presenza di qualcuno, dovevano essere in due o tre a giudicare dalle ombre proiettate al suolo, allora con fare cauto si avvicino a quel fuoco rimanendo basso e sfruttando sia la vegetazione che quel suo kimono nero che fino ad allora aveva causato solo imbarazzi assieme a quei lunghi capelli si appostò silenziosamente* per adesso va bene così, non avviciniamoci oltre, potrebbe essere pericoloso*

    Exp Kazuhiko Esperienza totale 0 + (0r0)

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    è tardi e mi si chiudono gli occhi, spero di non aver fatto troppo errori XP


    Edited by Aang - 4/1/2010, 19:38
     
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  13. Lightswarrior
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    MESE 3, GIORNO 2, POST 12, NOTTE.

    [EXP Jyu (#FF7F50): 7060 (30r 100) ] [DENARO: 0 monete NdF, 0 monete TdA, 500 monete RdT, 0 monete NdA. DEPOSITATO: 0 monete NdF, 0 monete TdA, 500 monete RdT, 0 monete NdA. ABBIGLIAMENTO: lunga tunica color verde, fermata da una cintura del medesimo colore ma dalla tonalità più scura. Sotto ha una sottotunica marrone scura; ha anche pantaloni lunghi di color beige e una bandana che gli cinge la fronte. Indossa delle calzature.] [EV: 900, ABILITA': Dominio del Metallo, ARMATURA: nessuna, ARMI: Spada della vita]


    Il pasto non regalò molte occasioni per parlare: fortunatamente la carne era squisita e i due rimasero occupati a saziarsi anziché a scambiare una conversazione. Ben presto del suino non rimasero che poche ossa accuratamente spolpate e qualche avanzo che i conviviali non erano riusciti a mangiare.

    Jyu posò per terra il piatto oramai vuoto e si sistemò meglio sul terreno: l’abbuffata non induceva certamente alla veglia. Fu a quel punto che la giovane lo sorprese ulteriormente: non solo non si era lamentata di ciò che le era stato servito, adesso -apparentemente normale e non più isterica- chiedeva addirittura informazioni sulla città dove lui era nato e cresciuto!


    *Strana domanda per una simile persona: che voglia per caso estorcere informazioni sulla città per passarle ai militari?*


    L’ipotesi tuttavia non era troppo realistica: se una simile questione poteva sollevare il dubbio che il richiedente fosse alla ricerca dei punti deboli del luogo, d’altra parte v’era da dire che la cittadina era oramai da tempo nelle mani della nazione del fuoco. I militari di conseguenza potevano avere tutte le cartine di cui necessitavano.


    *Beh, in questo caso tanto vale parlare: magari riuscirò a viaggiare senza problemi da parte sua se la accontento un po’.*


    Tiratosi di nuovo a sedere composto, iniziò il racconto.


    «A dire il vero mio padre vi lavorava alle poste: ho avuto dunque occasione di vedere da vicino il funzionamento. In pratica le missive vengono convogliate nel centro cittadino sopraelevato e accatastate ordinatamente su dei carrelli, ciascuno riportante le indicazioni generali; a quel punto per inviarle altro non è sufficiente che dirigere il vagone sul giusto binario di scivolo.»


    Mimò con la mano un oggetto che scendeva rapido da una superficie inclinata, poi proseguì.


    «Lungo il percorso vi sono delle stazioni in cui degli addetti arrestano i carrelli e controllano rapidamente il contenuto, affidando a dei normali facchini le missive destinate a quella zona. Poi, se il vagone ne contiene altre, viene fatto proseguire, altrimenti…»


    Si interruppe bruscamente: aveva avuto come la sensazione che qualcuno li stesse osservando, dietro di lui, si voltò con circospezione, scrutando nelle tenebre, ma non riuscì a intravedere niente di niente. Magari era stato solo un animaletto; con tale convinzione riprese la propria trattazione delle poste da dove si era interrotto.


    «Come dicevo: se dovesse risultare vuoto, il contenitore viene rimandato alla stazione di partenza del centro cittadino mediante il dominio della terra. In questo modo risparmiamo la costruzione di complicati marchingegni quali ascensori o altro. C’è anche chi dice che i carrelli in partenza siano anche ottimi come slittini su quella sorta di scivol…»


    Ancora! Questa volta non si era sbagliato: la percezione del terreno gli rivelava chiaramente che a pochi passi da loro, nascosto tra le piante, v’era un uomo che li stava osservando.


    «Non faccia reazioni brusche: qualcuno ci sta spiando da dietro le mie spalle.»


    Sussurrò a Zuri, sperando che almeno lei avesse idee a tal proposito: se lui si fosse voltato per affrontarlo l’ombra si sarebbe dileguata con molta probabilità, e Jyu non voleva lasciare che possibili spie gli fossero alle calcagna.

     
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    [(#FF007F) EXP 51.590 (18r50)][DENARO: 1500 mo RdT, 500 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosa, taglio semplice, capelli raccolti in uno chignon][EV: 1.250, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: nessuna]



    Iris ascoltò le parole di Jyu, cercando di immaginarsi il complesso sistema di smistamento. Sapeva che Omashu era stata ereta sulla cima di una delle vette che si affacciavano ad alcuni chilometri dalla piana dove si estendeva il deserto di Si Wong, ma nonostante l'avesse sentita descrivere tante volte non aveva mai avuto occasione di vederla dal vivo. Apparentemente quanto le avevano riferito era vero, gli scivoli disseminati ovunque servivano per l'intricato sistema postale. Eppure il funzionamento non le era ancora molto chiaro.

    Jyu si interruppe, scrutando la foresta alle proprie spalle. Iris stava per chiedergli se qualcosa non andava, ma non fece in tempo, perché subito tornò a rivolgersi a lei, riprendendo il discorso da dove l'aveva interrotto.

    "Ma com'è possibile che non si scontrino?" chiese. Come potevano prevedere in maniera precisa che nessun carrello si trovasse sul percorso di un altro, se il fatto che venissero o meno fermati alle stazioni dipendeva dalla quantità di posta presente? Non potevano certo sapere quanta posta quel giorno sarebbe stata spedita in quella determinata zona. Gli incaricati rimanevano alle stazioni anche se non c'era niente da fare? Quanti uomini erano impegnati, e per quante ore il sistema rimaneva in funzione? Queste e altre domande occupavano in quel momento i pensieri di Iris.

    Jyu interruppe la propria spiegazione, abbassando improvvisamente il tono di voce. "Non faccia reazioni brusche: qualcuno ci sta spiando da dietro le mie spalle" disse, infastidito. Iris lanciò un'occhiata alla foresta nel punto in cui le era stato indicato, ma non riusciva a vedere, né sentire niente. "Sarà un animale" rispose, raccogliendo uno dei ciottoli che erano rimasti vicino al fuoco e iniziando a giocherellarci. Se lo passò da una mano all'altra, soppesandolo per bene, poi lo riafferrò con una mano, si alzò di scatto e lo scagliò con forza nel punto indicato da Jyu. Se la cosa nascosta tra il fogliame avesse urlato il ragazzo aveva ragione, in caso contrario avrebbero potuto smettere di preoccuparsi.
    (A.Atk *lancio secco A* atk=569 vel=370)
     
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  15. Aang
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    Mese 3 Giorno 2 Post 2 Notte
    [ EXP: 0 Nome Pg:Kazuhiko (#573A00): n° exp:0 ] [ DENARO:300 Ndf DEPOSITATO:700 Ndf ABBIGLIAMENTO: kimono lungo e nero fino alle caviglie e sotto di esso un gonnellino con tante pieghe verticali come in stile samurai anch'esso nero e sul capo un jingasa di bamboo ] [ EV:300, ABILITA':nessuna, ARMATURA: nessuna ARMI:Okatana [110cm]]



    Kurono stava ancora scrutando quelle persone vicino al fuoco, ma non riusciva a capire chi fossero e cosa stessero facendo, ad un certo punto uno dei due si interruppe bruscamente *cavolo devo essermi mosso troppo* ma senza dire nulla né tanto meno voltarsi riprese il suo discorso *accidenti, ci è mancato poco questa volta* così una volta ripresa la sua osservazione gli parve di scorgere una figura femminile *uh?* pensò sorpreso *aspetta, questa ragazza mi sembra familiare, devo averla già vista da qualche parte, ma non riesco a ricordare dove, se solo potessi vederla da più vicino* in parte assorto nei suoi pensieri notò come un repentino cambiamento dell'atmosfera, qualcosa non andava, non riusciva più a percepire le frasi che fino a poco fa quei due si scambiavano *maledizione, la cosa non promette nulla di buono, ma com'è possibile che mi abbiano scoperto, eppure non sono né visibile né tanto meno udibile, a meno che... uno di loro due non sia un dominatore della terra in grado di percepire le vibrazioni del terreno, la cosa non sarebbe da escludere del resto siamo sempre nello stesso continente del regno della te...* non fece in tempo a finire quel pensiero che un sibilo fece subito scattare la sua attenzione *cosa?* in quel momento il corpo fu più veloce della mente, e contemporaneamente a quel pensiero balzò indietro afferrò l'impugnatura della spada ed contemporaneamente all'estrazione di essa fece partire un colpo verticale dal basso verso l'alto dividendo in due parti quel piccolo sasso, causando una chiaro suono metallico e alcune piccole scintille *accidenti, avrei potuto semplicemente schivare o parare con un braccio il colpo, beh, ormai sono stato scoperto, tanto vale uscire fuori allo scoperto* e riposata la spada nel suo fodero con una mano e inclinato in avanti il suo jingasa si fece avanti in direzione nel fuoco uscendo dalla fitta boscaglia ma senza avvicinarsi troppo rimanendo sempre vicino alla fitta vegetazione ad una certa distanza dai due così da rimanere ancora in parte nascosto dall'oscurità e anche per poter fuggire in caso di necessità.




    Tecnica usata:
    (A.Dif *Taglio verticale C* dif=700 vel=325)
    EV=300
     
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